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Sardegna, avventura in Ogliastra a bordo di una Jeep Compass 4XE

Abbiamo provato la versione Trailhawk, quella più adatta per affrontare le strade più insidiose e dissestate, scoprendo che si è rivelata anche un'auto comoda e perfetta per la famiglia

Sardegna, avventura in Ogliastra a bordo di una Jeep Compass 4XE
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Coniugare avventura, comfort e splendidi paesaggi, il tutto in maniera sostenibile. Da Milano a Piombino, poi traghetto fino a Olbia e parte l'avventura. Un viaggio sulla costa est della Sardegna per scoprire le bellezze dell'Ogliastra, ma non solo. Il tutto a bordo di una Jeep Compass 4XE, versione Trailhawk, quella più focalizzata e predisposta per affrontare le strade più insidiose e dissestate. E in effetti di strade poco agevoli ne abbiamo incontrate parecchie, soprattutto nei tragitti che vanno da una spiaggia all'altra. Tuttavia i paraurti specifici, l'altezza da terra maggiorata, le protezioni sottoscocca e le regolazioni ad hoc per la gestione della trazione integrale ibrida ci hanno permesso di guidare senza problemi. Dopo il nostro approfondimento su Compass 4Xe, abbiamo avuto la possibilità di viverla a 360 gradi. Due intense settimane per scoprire nel dettaglio le sue peculiarità, i punti di forza e la libertà di movimento che un’auto di questo tipo, può assicurare.

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A suo agio in città e sulle lunghe distanze

Pur essendo diventata una SUV a tutti gli effetti, Compass non perde la sua anima fuoristradistica tipica di Jeep, soprattutto in questa veste Trailhawk, maggiormente focalizzata sulla guida lontano dall’asfalto. E’ tuttavia polivalente, grazie proprio a questa nuova motorizzazione ibrida 4Xe. In città è agile, scattante e fluida nell’erogazione della potenza, soprattutto in elettrico, dove riesce a massimizzare l’efficienza del suo sistema propulsivo. Anche in autostrada si comporta bene, mostrando tutte le sue doti da SUV, superando i 400 km che ci separavano da Piombino senza alcuna problematica. Buono il comfort a bordo così come il contenimento dei rumori dall’esterno e dai fruscii aerodinamici. Il nuovo 1.3 turbo benzina ha carisma da vendere con i suoi 180 CV e spinge agilmente la mole della vettura, aiutato anche dai cambi marcia rapidi del nuovo automatico doppia frizione. La posizione di guida rialzata, l’ottima tecnologia di bordo, i sistemi adas di livello due e le comode sedute ci hanno permesso di arrivare a destinazione senza alcuna sbavatura. Anzi si, volendola cercare con la lente d’ingrandimento, l’inserimento del nuovo sistema ibrido ha costretto Jeep a ridimensionare la capacità del serbatoio della benzina a soli 42 litri, un po’ pochi per un’auto da famiglia come Compass.

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Pronta per qualsiasi terreno

Come sembra lecito aspettarsi, Compass non è stata minimamente impensierita dalle strade sabbiose, sterrate e dissestate della Sardegna, generando anzi un senso di piacere non appena si era costretti ad abbandonare l’asfalto. Magistrale il lavoro delle sospensioni per contenere ogni vibrazione o sussulto proveniente dall’esterno, conservando sempre e comunque tantissimo comfort a bordo. Fondamentale l’altezza da terra maggiorata (22,9 cm) e i generosi angoli specifici (29, 23,3 e 33 gradi) che ci permettono di superare dislivelli importanti e vivere con maggior serenità qualsiasi tragitto o parcheggiare con semplicità nelle aree selvagge a ridosso delle spiagge. La trazione integrale è sempre assicurata, grazie al motore elettrico posteriore capace di erogare ben 60 CV e fino a 250 Nm di coppia massima, molto utile quando è richiesto un guizzo extra per superare un dosso o una salita impegnativa.

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La regolazione della coppia su ogni ruota del retrotreno e per ogni situazione è puntuale e immediata, modificandosi a seconda delle modalità di guida inserite dal manettino Selec-Terrain sul tunnel centrale: Auto/Snow/Mud&Sand/Rock. Che sia sabbia, terriccio, ghiaia o tratti ben più impegnativi, non c’è stata la minima esitazione da parte della meccanica, che ha superato con disinvoltura qualsivoglia situazione. Nuovo anche il set up delle sospensioni, in grado di assorbire meglio gli urti durante la guida off-road, senza però compromettere stabilità e comfort alle alte andature autostradali, contenendo rollio e beccheggio come si conviene ad un suv di ultima generazione. Guidare Compass restituisce una sensazione di potere sulla strada. Abbiamo percorso diverse strade di montagna, statali tortuose e lunghi tratti autostradali così da constatare come la tenuta nelle curve sia considerevole.

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L’ibrido convince anche in vacanza

L’ibrido plug-in è un sistema che è stata pensato e sviluppato principalmente per la città, così da sfruttare le frequenti sorgenti di ricarica per ridurre le emissioni nei centri abitati. Ma chi ha mai detto che non sia efficace anche in vacanza? Abbiamo così avuto la possibilità di ricaricare la batteria da 11,4 kWh tramite una normale presa domestica, collocata – fortunatamente - a pochi metri dal posto auto. In questo modo si sono sfruttare a pieno le possibilità di un powertrain ibrido di questo tipo, ricaricando l’accumulatore nei momenti “morti” o, ancor meglio per il portafoglio, durante le ore notturne. La spesa per gli spostamenti è stata così abbattuta, riuscendo quasi sempre a viaggiare a zero emissioni per buona parte della permanenza sull’Isola. Nei tragitti che eccedevano l’autonomia massima dell’auto (circa 45 km) subentrava perciò l’unità a benzina ma, anche in queste situazioni, siamo riusciti a trovare qualche colonnina nei pressi dei centri abitati e a ridosso di molti supermercati (molto utili nel caso di soste per la spesa superiori ai 40 minuti, ricaricando gratuitamente la batteria). Sorprendente poi la capacità di movimento in elettrico anche a batteria scarica: il sistema preserva sempre un margine di sicurezza per non rovinare le celle e assicurare le manovre a zero emissioni. Impostando poi la modalità e-Save vi è anche la possibilità di conservare un certo livello di carica per un secondo momento.

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Jeep Compass a prova di famiglia

Ma la forza di Jeep Compass risiede anche nel comfort di guida, nell'abitabilità e nella capacità del bagagliaio, tutti elementi che la possono ben etichettare anche come auto per famiglia. Nel nostro viaggio fino alla costa est della Sardegna abbiamo viaggiato in tre, due adulti e una bambina piccola con tanto di seggiolino. C’era quindi la possibilità di caricare i bagagli sia all'interno dell'abitacolo (abbattendo due sedili) sia nel bagagliaio, che presenta una capacità minima di 438 litri. Lo spazio è ampio in ogni direzione, soprattutto altezza e larghezza e ci ha permesso di caricare tutto l'occorrente, compreso un gommoncino gonfiabile, passeggino, ombrelloni, sdraio, valige e molto altro per le escursioni al mare. Il rivestimento dei sedili è inoltre idro repellente e resistente alle abrasioni, graffi e molto altro. Tra sabbia, briciole e sporcizia varia, derivante da una vacanza al mare in famiglia, c’è voluto un piccolo aspirapolvere e un panno umido per far tornare pulito e accogliente l’interno, mostrando così una grande resistenza all’usura da parte di tutte le componenti. C’è inoltre stato un senso di piacere nel caricare, scaricare e caricare nuovamente l’auto, oltre ai frequenti cambi di “equipaggiamento” durante il corso delle giornate: Compass risponde sempre presente a qualsiasi necessità, senza mai mostrarsi fuori luogo o limitata in qualsiasi scenario.

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Consumi, prezzi e considerazioni finali

Ma una volta tornati al punto di partenza, è stato il momento di “tirare le somme” circa i numeri di Compass in vacanza. Sono stati percorsi circa 800 km da Milano a Piombino e ritorno, oltre 450 km lungo tutta la costa est della Sardegna (da Cala Gonone fino a Villasimius) e circa 400 km su strade locali e sterrate, nei dintorni delle località di mare e all’interno dei paesi. Di questi oltre 1.650 km complessivi, almeno 400 sono stati percorsi a zero emissioni, vantando almeno una ricarica completa ogni notte di permanenza sull’Isola, riducendo considerevolmente il valore del consumo complessivo. Il computer di bordo ci ha così restituito delle percorrenze medie di circa 17 km al litro, sommando i chilometri a zero emissioni e i circa 1.250 km di sola benzina. In questi ultimi, il consumo medio registrato è stato di 13 km al litro, oscillando dai 16 km/l su strade statali e a velocità moderata e gli 11 km/l nelle strade montuose o in autostrada a velocità da codice, con clima accesso e a carico massimo.

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Guardando invece all’aspetto economico, i quasi 100 litri di benzina impiegati per il viaggio sono costati quasi 192 euro (con il prezzo attuale del carburante) mentre la carica completa della batteria da rete domestica ha richiesto circa 24 euro (considerando un prezzo medio al kW di 0,2€ e una decina di cariche). Il costo medio al km per l’intera vacanza è stato perciò di quasi 13 centesimi di euro al km, un valore molto interessante se si considerano potenza di 240 CV complessiva, trazione integrale, mole e tipologia dell’auto, il clima automatico perennemente acceso e il bagagliaio quasi sempre pieno. Ben fatto Jeep!

Ogliastra

Compass è stata perciò un’ottima compagna di viaggio, capace di rispondere “presente” ad ogni richiesta e ad ogni sollecito. Spaziosa, tecnologia, affidabile, inarrestabile, comoda, sicura, resistente, appagante alla vista e soddisfacente. Questi sono solo alcuni degli aggettivi che, immediatamente, mi tornano alla memoria pensando al viaggio recentemente percorso. Certamente sarebbe riuscita a superare a pieni voti il nostro test anche con l’ormai dismessa versione 4x4 Diesel, sostituita dall’attuale ibrido 4Xe da 190 o 240 CV capace però di donare maggior fluidità di manovra in città o a basse velocità, oltre che essere più performante e piacevole da guidare. I listini di Compass partono da una base di 35.100 euro per il diesel a trazione anteriore da 131 CV, cambio manuale e allestimento Longitude. L’ibrido mild attacca da 37.500 euro mentre per l’ibrido plug-in da 190 CV si parte da 49.450 euro. Per il nostro powertrain da 240 Cv e allestimento Trailhawk al vertice della gamma, il prezzo richiesto da listino è di 54.

700 euro.

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