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Attiva a Forlì la prima sottostazione che ricava energia dalla frenata dei treni

Previste entro l’anno 184 colonnine di ricarica. E Anas punta sui led

Un particolare della stazione di Milano Martesana.
Un particolare della stazione di Milano Martesana.

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Attiva a Forlì la prima sottostazione che ricava energia dalla frenata dei treni

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Sulla spinta delle politiche europee, l’efficientamento energetico è diventato una priorità per enti pubblici e privati in Italia. Anche Fs si sta muovendo in questo senso, con una serie di progetti lanciati dalle varie società del gruppo.

A Forlì, lungo la Bologna-Rimini, è attiva la nuova sottostazione elettrica, che è anche il primo impianto della controllata Rete Ferroviaria Italiana dove è possibile recuperare e accumulare l’energia generata dalla frenata dei treni a trazione elettrica per linee ferroviarie a 3kVcc (il 95% dell’infrastruttura Rfi). Il funzionamento è altamente innovativo: per ogni frenata, si può ricavare una quantità di energia tale da alimentare un intero quartiere. Lo scopo, attraverso queste operazioni, è di creare un centro multimodale green nel resto del Paese. In Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria e in Veneto è in corso l’installazione dei punti di ricarica per i veicoli elettrici. Entro la fine di quest’anno sorgeranno complessivamente 184 colonnine, di cui 106 di ricarica a bassa tensione e 78 a media tensione.

È di Anas invece l’iniziativa «Green Light», grazie alla quale negli svincoli e nelle gallerie saranno rimpiazzati, nell’arco di sei anni, oltre 250mila corpi illuminanti con la ben più efficiente tecnologia a Led.
Gli interventi programmati aumenteranno la sicurezza e ridurranno i consumi nelle autostrade di Abruzzo, Calabria, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia e Sicilia. Lavori simili sono previsti nelle officine di Trenitalia, capofila del Polo passeggeri. Durante tutto il 2024 avverrà il «relamping» degli impianti di Voghera, Venezia, Verona e Santa Maria La Bruna (Napoli). Nella stazione centrale di Milano, secondo scalo ferroviario italiano con più di 800 treni passeggeri e almeno 300mila persone in transito ogni giorno, l’altra controllata Grandi Stazioni Rail si sta occupando del rinnovamento del sistema di climatizzazione.

Qui la storica centrale termica a vapore è stata di recente sostituita da pompe di calore di nuova generazione e due caldaie a condensazione. D’ora in poi, inoltre, i consumi saranno monitorati da una nuova rete di contatori. Queste novità porteranno un risparmio del 70% di gas naturale, alleggerendo così i costi della bolletta di circa 800mila euro, oltre a una diminuzione delle emissioni. Ma la svolta green non si ferma solo al capoluogo meneghino. Gs Rail terminerà a metà 2024 la realizzazione di un vasto impianto fotovoltaico del valore di 2,5 milioni di euro che vedrà la luce dentro al parcheggio sopra i binari della stazione di Roma Termini. Nel principale hub ferroviario della Capitale saranno posizionati 1.

062 pannelli solari in grado di garantire una potenza di 0,5 megawatt di picco e una produzione di 700mila kilowatt all’anno, il 7% di tutto il fabbisogno della stazione.

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