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Fortnite batte Google: cosa succede sugli smartphone

Dopo 3 anni di controversie, arriva la vittoria di Epic Games contro il colosso Google. Esulta il fondatore della società di videogame Tim Sweeney: "Fortnite gratis!"

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Epic Games, società produttrice del videogiono Fortnite, ha vinto la causa contro Google dopo ben tre anni di battaglia legale. Una battaglia portata avanti per opporsi a quello che viene ritenuto come un vero e proprio monopolio da parte del colosso statunitense sull'app store. Il giudice del tribunale della California ha dato ragione alla società di videogames, riconoscendo che Google sta effettivamente abusando della sua esclusiva sul mercato delle app, a danno degli sviluppatori.

La controversia

"Il verdetto di oggi è una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e i consumatori di tutto il mondo. Dimostra che le pratiche degli app store di Google sono illegali e abusano del loro monopolio per ottenere commissioni esorbitanti, soffocare la concorrenza e ridurre l’innovazione", è stato il commento a caldo di Epic Games, come riportato da Hdblog.

Tre anni fa, Epic Games ha dichiarato guerra a Google e agli stores, rei di imporre una sorta di tassa agli sviluppatori di applicazioni perché queste vengano rese disponibili sugli smartphone dei clienti. La causa cominciata contro Google nel 2020 ha infine portato alla vittoria di Epic Games. Google è stata riconosciuta colpevole non solo di esercitare il monopolio sul mercato delle app sui vari dispositivi Android, ma di ricorrere anche a comportamenti anticoncorrenziali.

Se per Apple, accusata allo stesso modo, le cose sono andate in maniera diversa – la multinazionale di Steve Jobs è infatti stata ritenuta non colpevole di aver violato le leggi antitrust degli Stati Uniti – per Google la sentenza è stata molto diversa. "Vittoria contro Google! Grazie a tutti per il vostro sostegno! Fortnite gratis!", è stato il commento del fondatore di Epic Games Tim Sweeney su X (Twitter), dopo la sentenza di lunedì.

Google farà ricorso

La controversia, tuttavia, non sembra finita qui. Google ha infatti annunciato che presenterà presto ricorso. "Continueremo a difendere il modello di business di Android e rimaniamo profondamente impegnati nei confronti dei nostri utenti, dei nostri partner e dell'ecosistema Android in generale", ha affermato il vicepresidente di Google per gli affari governativi e le policy pubbliche Wilson White, come riportato da Il Corriere.

Vedremo quali saranno gli ulteriori sviluppi. Sarà il giudice James Donato a stabilire i provvedimenti adeguati al caso. La delibera è attesa per il prossimo mese di gennaio.

Al momento gli sviluppatori che intendono distribuire i loro prodotti su Google Play Store sono costretti a pagare una commissione pari al 30% di tutti i pagamenti ricevuti.

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