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Gruppo Fs corre sui binari della sostenibilità. Via al piano del fotovoltaico

Già autoprodotti oltre 5,6 Megawatt, grazie agli impianti sui tetti di officine, capannoni e parcheggi

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Ferrovie dello Stato coglie i primi frutti della sua strategia energetica. Il principale gruppo italiano della mobilità ha annunciato che tra il 2023 e le prime settimane del 2024 sono stati superati i 5,6 megawatt di fotovoltaico autoprodotto dagli impianti presenti già dallo scorso anno su tetti, capannoni e nelle aree non più funzionali del gruppo. L’obiettivo finale è coprire a partire dal 2027 il 40% del fabbisogno energetico di tutta l’azienda e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, anticipando di dieci anni il target fissato dall'Unione europea sul taglio delle emissioni di CO2. Per riuscirci, Ferrovie dello Stato mira a una produzione annuale pari a 2,6 terawattora, un incremento del 10% della produzione di energia solare nel Paese, e a una capacità complessiva di 2 gigawatt. Che economicamente si traduce in un investimento di 1,6 miliardi.

Il piano del gruppo guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris si sviluppa in quattro ambiti di intervento: shift modale, abbandono graduale delle fonti fossili, efficientamento energetico ed energie rinnovabili. Il fotovoltaico riveste un ruolo di primo piano in questo sforzo per la sostenibilità e la transizione ecologica. Non solo treni a impatto zero, ma una lunga serie di azioni e operazioni alimentate in proprio e rispettando l’ambiente. Fs si è trasformata in un «prosumer», cioè un’entità che consuma ciò che produce. In questo caso l’energia proviene dai pannelli solari, riutilizzata nei locali delle Ferrovie.

Un circolo virtuoso che prosegue a passo spedito secondo la road map aziendale. I primi impianti di fotovoltaico lungo le linee ferroviarie sono in via di realizzazione, mentre sono già attivi quelli sugli spazi del Polo Infrastrutture di Fs e in quelli gestiti da Anas, che controlla 32mila chilometri di strade e autostrade sul territorio nazionale. In Calabria, ad esempio, è già stato lanciato un parco fotovoltaico con una capacità di 771 kW, nove gallerie, un’area parcheggio e una cosiddetta Green Island dove avviene anche la ricarica di veicoli elettrici attraverso le colonnine. Nei prossimi sei mesi saranno ultimati i lavori per una centrale solare da 352 kW in provincia di Latina, un’altra da 806 kW nel Leccese, una da 250 kW a Catania e infine un complesso energetico da 1.251 kW in Campania.

Un’agenda piena di impegni presi con una prospettiva di lungo termine. Il piano industriale decennale è incentrato proprio sull’utilizzo di energia sempre più pulita: il Gruppo Fs sta peraltro partecipando al Key Energy in corso a Rimini per raccontare la sua strategia energetica. Il piano riguarda infatti anche le stazioni e gli stabilimenti industriali collegati al gruppo Fs. A Foligno sono stati spesi 2,2 milioni di euro per costruire un impianto da 1.070 kW all’interno dell’officina manutenzione ciclica locomotive (Omcl), che si occupa della manutenzione delle locomotive elettriche e dei convogli elettrici leggeri a composizione bloccata e dei loro componenti. Dal 2022 inoltre è in funzione una centrale fotovoltaica a Milano Martesana, potenziata di recente a 240 kW.

Tra gli ultimi interventi si segnalano poi il completamento di un impianto da 350 kW a Voghera, mentre nei capannoni di Trenitalia a Foggia è sorto a ottobre un parco da 470 kW. Da dicembre scorso, invece, è attivo un piccolo impianto solare dentro ai parcheggi della stazione di Arezzo.

La capacità di questi generatori è inferiore (20 kW), ma Fs ha in programma di installarli anche nelle stazioni di San Benedetto del Tronto, Napoli Campi Flegrei e San Donà di Piave.

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