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Leonardo, ordini record per 40 miliardi

Mai così robusto il portafoglio. Il ceo Cingolani: «Aperti a nuove alleanze europee»

Leonardo, ordini record per 40 miliardi

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Leonardo ha chiuso il 2023 con risultati in linea con la guidance societaria ma con ordini sopra le previsioni a 17,9 miliardi di euro (+3,8%). I ricavi si sono attestati a 15,3 miliardi (+3,9% rispetto al 2022) evidenziando una crescita di tutte le divisioni, si legge in una nota. Il margine operativo lordo è migliorato del 5,8% a 1,29 miliardi. Il free operating cash flow è cresciuto del 17,8% a 635 milioni, facendo meglio delle stime societarie, beneficiando della crescita dei ricavi e della «politica disciplinata di costi». L’indebitamento netto di gruppo è sceso del 23% a 2,32 miliardi di euro rispetto a fine 2022. Il consensus degli analisti indicava ricavi 2023 a 15,3 miliardi con un margine operativo lordo di 1,29 miliardi (1,26-1,31 la guidance). Gli ordini erano previsti a 17,6 miliardi (17 per la società).

«Andamento commerciale nei diversi business, flessibilità finanziaria, politica disciplinata dei costi e degli investimenti sono alla base dei risultati positivi raggiunti dall’azienda nel 2023», ha dichiarato Roberto Cingolani, Ceo e dg di Leonardo, sottolineando come «le performance ottenute stanno riscontrando un apprezzamento anche da parte delle principali agenzie di rating» con il ritorno all’investment grade. ]Il portafoglio ordini è salito a 39,52 miliardi, in aumento del 5,4% sull’anno precedente, e ha evidenziato «una crescita strutturale» con una performance «positiva nella componente europea dell’Elettronica per la Difesa» (+13,5% l’incremento).

La performance è ancor più rilevante, ha osservato la società, considerando che gli ordini del 2022 riflettevano l’impatto della maxicommessa polacca per gli elicotteri. «Ci sono alcune attività che sono non core rispetto al nostro nuovo percorso» come Skydweller e Industria Italiana Autobus. Inoltre è stato deciso di vendere circa l’8% di Drs a novembre 2023» e «abbiamo deciso di specializzarci con una nuova divisione dedicata allo spazio» che «ci aspettiamo dia risultati a doppia cifra in futuro», ha rimarcato Cingolani nella presentazione dei risultati agli analisti. Per quanto riguarda l’indebitamento, «siamo soddisfatti se guardiamo a dove eravamo tre anni fa, ma possiamo fare molto meglio e nella guidance saremo più ambiziosi», ha aggiunto.

Leonardo è «fortemente concentrata sul core business» ma ha anche «una finestra di opportunità» per lo sviluppo nel campo della sicurezza globale», ha concluso rinviando al nuovo piano 2024-28 che sarà presentato il 12 marzo. In ogni caso, il ceo ha detto che con Hensoldt (di cui Leonardo ha il 23%) «la macchina è ripartita e speriamo di dare buone notizie nei prossimi mesi». Analoghe apertura a «un’alleanza europea tramite la realizzazione di joint venture» nel settore difesa».

Da luglio scorso l’azione è cresciuta da 10 a quasi 20 euro: ieri ha chiuso il progresso dello 0,6% a 19,76 euro.

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