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L'indagine della Consob e il cda straordinario: cosa sta succedendo a Tim

Labriola convoca un vertice domenica per spiegare il crollo e migliorare la comunicazione sul Piano

L'indagine della Consob e il cda straordinario: cosa sta succedendo a Tim

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Il crollo in Borsa di Tim, che giovedì ha visto bruciare in poche ore un quarto del suo valore, non sarà senza conseguenze. Venerdì la Consob ha confermato di aver avviato un’indagine sulle anomalie che hanno portato il titolo a perdere quasi il 24%. Contemporaneamente, il presidente Salvatore Rossi ha convocato su richiesta del ceo Pietro Labriola un consiglio di amministrazione - domenica 10 marzo - per spiegare ai consiglieri l’esito provvisorio delle indagini sul crac di giovedì. Il vertice straordinario sarà anche un’occasione per fare una diagnosi più approfondita della comunicazione – oggettivamente poco efficace – sui contenuti del piano industriale 2024-2026 “Free to run“ presentato in settimana, soprattutto in relazione al taglio del debito (nel 2023 ha superato 26 miliardi) che secondo gli analisti non è stato adeguatamente illustrato. Inoltre, secondo quanto filtrato dalla società, oltre all’informativa di Labriola, nel corso della riunione potrebbe essere valutata un’integrazione delle informazioni fornite al mercato, un tentativo di aggiustare il tiro dopo la reazione degli investitori.

Il sospetto, avanzato già al termine delle contrattazioni e che ha sicuramente allertato la Consob a intervenire su sollecitazione dell’azienda, è che il tonfo possa essere stato scatenato da una raffica di vendite allo scoperto o che addirittura abbia realizzato la volontà del socio francese Vivendi, contrario alla vendita di NetCo (la rete) agli americani di Kkr e che, mentre la tlc italiana sprofondava, ribadiva di aver svalutato la sua quota attorno a 0,20 euro.

Come sempre accade in queste circostanze, il titolo dell’ex monopolista è rimbalzato recuperando il 4,8% a fronte di 1,4 miliardi di azioni scambiate, equivalente al 9% del capitale. A tal proposito va segnalata l’anomalia di un crollo così profondo come quello di giovedì, mai visto in Piazza Affari soprattutto durante un Investor day, a fronte di scambi equivalenti al 13,5% del capitale. Raffrontando le quattro grandezze percentuali, è evidente che anche ieri sono proseguite le vendite, frenate probabilmente da acquisti di ricopertura a pareggio dei titoli venduti giovedì. Ora toccherà alla Consob appurare quali intermediari si sono maggiormente esposti e, soprattutto, da chi hanno ricevuto gli ordini in vendita. Resta sullo sfondo che di nuovo si tratti di manovre collegate a Vivendi che, come è noto, sembra disposta a tutto pur di bloccare la vendita della rete.

Intanto sempre nella giornata di venerdì è stato annunciato l’ingresso del Canada Pension Plan Investment Board (Cpp Investments) nel gruppo di investitori Optics BidCo in procinto di acquisire la rete fissa da Tim. Cpp Investments affiancherà Kkr con una partecipazione del 17,5 % per un massimo di 2 miliardi.

«Il nostro investimento – ha dichiarato il ceo James Bryce – insieme a questi partner chiave con una visione condivisa a lungo termine contribuirà a fornire infrastrutture digitali di alta qualità in tutta Italia, oltre a generare rendimenti a lungo termine adeguati al rischio per il fondo».

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