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Terna studia un blitz da 1,5 miliardi

Shopping delle reti. Nel mirino 500 chilometri di linee ad alta tensione. Enel declina, focus su Acea

Terna studia un blitz da 1,5 miliardi

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Il gestore della rete elettrica italiana Terna starebbe studiando un’offerta per acquisire asset per l’alta tensione fino a 1,5 miliardi di euro. Un’operazione nelle fasi embrionali – e svelata dall’agenzia Bloomberg – che potrebbe essere solo parzialmente realizzata aprendo, tra l’altro, a una possibile «battaglia» tra le due società di Stato dell’energia, Terna ed Enel.

Bloomberg specifica che il gruppo guidato da Giuseppina di Foggia (nella foto) ha effettuato studi preliminari per acquistare più di 500 chilometri di linee elettriche ad alta tensione e circa 2.200 sottostazioni elettriche, per la maggior parte di proprietà di e-distribuzione di Enel e di Areti, società di proprietà della romana Acea.
Terna spiega che «allo stato attuale non sono state avviate trattative per eventuali cessioni o acquisizioni di asset». E, a stretto giro, Enel si è sfilata dalla partita sottolineando che e-distribuzione, la società che gestisce la distribuzione dell’energia elettrica, «non è interessata ad un accordo».

Ma potrebbe non finire qui. Terna ricorda, infatti (e non a caso), che una delibera Arera, la 423 del 2023, «incentiva i distributori a cedere alcuni asset, ad oggi formalmente considerati parte della rete elettrica di distribuzione ma che, dal punto di vista tecnico, sono più funzionali al sistema di trasmissione in alta tensione. Tale delibera, dunque, mira a razionalizzare la rete elettrica in alta tensione, pur non coinvolgendo le cabine primarie nel loro complesso». Una precisazione che potrebbe essere il preludio a un piccolo braccio di ferro come fu nel 2011 quando, per mesi, Terna ed Enel ingaggiarono una battaglia sui sistemi di pompaggio della rete elettrica per definire se fossero appannaggio della produzione di energia di Enel o parte dell’infrastruttura di Terna. All’epoca alla guida di Terna c’era Flavio Cattaneo, oggi nel campo opposto, come ad di Enel.

Terna potrebbe comunque iniziare le trattative con Acea. L’accordo consentirebbe a Terna di aumentare la resilienza della sua rete elettrica, lunga 75mila chilometri.

Un progetto che rientrerebbe negli investimenti da 21 miliardi annunciati con il piano decennale.

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