Cronache

La bava di lumache che fa correre il business della "pelle"

Il siero prodotto da questi piccoli molluschi è ricercatissimo dall'industria della cosmesi

La bava di lumache che fa correre il business della "pelle"

Si dice che gli antichi ne conoscessero i benefici. Leniva le irritazioni e infiammazioni della pelle. Ma la riscoperta di questo siero della giovinezza si può far risalire agli anni '80, in Cile, quando ci si è accorti che coloro che allevavano lumache per scopi alimentari avevano la pelle delle mani liscia e giovane. Ormai conosciamo bene le creme prodotte con la bava di lumaca: dai mercatini alle erboristerie, in Italia alleviamo lumache e i prodotti di bellezza con questo ingrediente si trovano pressoché ovunque. Ma più alta è la concentrazione e più naturale è il processo di estrazione, più le creme sono preziose. Ora, un'altra riscoperta è quella del mercato asiatico. La Thailandia, con oltre 80 allevamenti di lumache nella sola provincia di Nakhon Nayok, due ore a est della capitale Bangkok, ha creato un nuovo business redditizio. Ma se il primo obiettivo thailandese, ovvero soddisfare la domanda crescente dell'industria cosmetica, è più scontato; il secondo obiettivo lo è un po' meno. Infatti, gli agricoltori lamentavano la presenza infestante di lumache. Per anni piaga viscida e sgradita delle colture, ora le lumache sono diventate fonte di reddito. L'industria cosmetica adopera l'insolito ingrediente nemico dell'invecchiamento che contiene la promessa di essere e donare alla pelle un aspetto radioso. La bava si vende per combattere le cicatrici le macchie dell'acne. Contiene acido ialuronico, acido glicolico. Un'attività in crescita - questa - per gli allevatori thailandesi, che allevano le lumache per ottenere il prezioso ingrediente. La lumaca utilizzata per la bava thailandese è la lumaca Achatina, anche detta lumaca gigante africana, una lumaca molto grande. In Italia, invece, nelle creme, si trova più spesso la bava della specie Helix Aspersa. Le lumache venivano odiate perché si nutrivano dei germogli delle nuove colture di riso. Ora, nella fattoria di Phatinisiri Thangkeaw, le «achatine» vengono allevate per produrre la preziosa bava. Con le sue 1.000 lumache, guadagna da 320 a 650 dollari al mese. E i soldi non sono pochi per un allevatore thailandese. «I contadini le lanciavano sulla strada o nei fiumi», ha detto Phatinisiri all' AFP. «Ma ora me le vendono per guadagnare soldi extra». Il mercato globale della bellezza delle lumache, secondo il gruppo di ricerca Coherent Market Insights, è stato stimato in 314 milioni di dollari: numeri da capogiro. La bava delle lumache è una sostanza prodotta dalle ghiandole poste a livello del piede dell'animale. La sostanza, densa e gelatinosa, serve per migliorare l'aderenza degli animali alle superfici - anche verticali - e consente loro di spostarsi più velocemente. Funge da lubrificante e da idratante, è protettiva: evita alle lumache graffi e abrasioni. Ogni lumaca la produce in continuazione. L'unico produttore di bava di lumaca in Thailandia è l'Aden International, un'azienda che spedisce i suoi prodotti principalmente in Corea e USA. L'azienda è nata tre anni fa per risolvere il problema di infestazioni di lumache a Nakhon Nayok, ha detto il fondatore Kitpong Puttarathuvanun ad AFP. La bava viene estratta facendo gocciolare dell'acqua. Kitpong vende il siero con il marchio «Acha» e fornisce anche alle aziende cosmetiche coreane e americane una polvere secca a 1,8 milioni di baht (58.200 dollari) al chilogrammo. Un prodotto che, per i locali, vale come oro. «Abbiamo scoperto che la nostra melma era molto intensa perché le lumache mangiano tutto, compresi verdure, cereali e persino funghi ... producendo melma di buona qualità». La bava qui viene estratta una volta ogni tre settimane perché la buona salute dell'animale fornisce buona qualità del siero.

Molte persone stanno creando nuovi allevamenti: il business è in crescita e la concorrenza è alta.

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