Benessere

Giornata Mondiale della fibromialgia: le 5 cause comuni, sintomi e cure (anche non farmacologiche)

Un tempo considerata una "patologia immaginaria", la fibromialgia è invece una sindrome particolarmente debilitante per chi ne soffre (donne soprattutto)

Giornata Mondiale della fibromialgia: le 5 cause comuni, sintomi e cure (anche non farmacologiche)

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Giornata Mondiale della fibromialgia: le 5 cause comuni, sintomi e cure (anche non farmacologiche)

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Il 12 maggio si celebra la Giornata Mondiale della fibromialgia, una sindrome reumatica di origine ancora sconosciuta che colpisce prevalentemente le donne. A caratterizzarla sono sintomi sia fisici che psichici. Tra i primi spiccano in particolare i dolori ai muscoli, ai tendini e ai legamenti. La sensazione dolorosa è peculiare poiché si acuisce nel momento in cui, durante la visita medica, viene esercitata una pressione su alcuni punti specifici, i cosiddetti "tender points". Per troppo tempo sottovalutata e minimizzata, la fibromialgia è invece una condizione a tutti gli effetti debilitante per molte persone. Scopriamo insieme qualcosa in più sulla stessa.

Fibromialgia, i casi sono in aumento

Secondo recenti statistiche, il 2-8% della popolazione soffre di fibromialgia, anche se le diagnosi sono in costante aumento. Come già detto la sindrome interessa principalmente il sesso femminile con un rapporto di 3:1 rispetto agli uomini. Chi si ammala ha di solito un'età compresa tra i 20 e i 50 anni, ma non mancano casi in età pediatrica o in età più avanzata.

La fibromialgia non risparmia neanche i vip che, grazie alla loro popolarità, cercano di mantenere accesi i riflettori su questa patologia misconosciuta. Si pensi, ad esempio, a Lady Gaga che più volte ha parlato dei suoi sintomi, a George Clooney che si è soffermato sugli aspetti psicologici del disturbo e, in ambito nostrano, a Giulio Berruti. L'attore, in particolare, ha sottolineato in molte interviste la difficoltà della diagnosi ed ha incoraggiato i pazienti ad essere forti.

Le cause della fibromialgia

Purtroppo l'eziologia della fibromialgia è in parte sconosciuta, ma negli ultimi tempi ha preso sempre più piede l'ipotesi della genesi multifattoriale. Cinque sono i fattori scatenanti:

  1. Stress fisico e/o emotivo
  2. Alterazioni del livello dei neurotrasmettitori
  3. Disequilibrio ormonale
  4. Infezioni
  5. Predisposizione genetica.

1. Lo stress

Le tensioni psicologiche e i traumi fisici aumentano il rischio di sviluppare la fibromialgia. Spesso i pazienti soffrono contemporaneamente della sindrome del colon irritabile, di depressione e del cosiddetto disturbo post traumatico da stress.

2. Le alterazioni del livello dei neurotrasmettitori

Le alterazioni del livello dei neurotrasmettitori sono provocate da episodi di intensa tensione endogena o esogena che influiscono negativamente sulla corretta funzionalità della serotonina, della noradrenalina e della dopamina. Tali anomalie generano un'iperattività del sistema nervoso che si traduce, poi, nei classici dolori fibromialgici.

3. Il disequilibrio ormonale

Sono particolarmente incriminate le perturbazioni dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene e quelle dei neurotrasmettitori che regolano il sonno.

4. Le infezioni

La scienza ha rivolto l'attenzione ad alcune infezioni che sembrano innescare o aggravare la sintomatologia. Tra queste figurano la mononucleosi infettiva, la sindrome da contaminazione batterica del tenue e il morbo di Lyme.

5. La predisposizione genetica

Sebbene la questione genetica non sia stata ancora approfondita, si pensa che la fibromialgia possa essere scatenata da mutazioni genetiche del sistema serotoninergico, dopaminergico e catecolaminergico.

I sintomi della fibromialgia

Le manifestazioni principali della malattia sono il dolore diffuso ai muscoli e alle articolazioni e la sensazione di tensione localizzata nei già citati "tender points", ovvero punti specifici che, se sollecitati, innescano un'algia circoscritta. Altre manifestazioni associate sono le vampate di calore, il prurito, l'intorpidimento, il formicolio e l'ipersensibilità cutanea.

Non meno importanti sono i sintomi attinenti alla sfera psichica, come le alterazioni della qualità del sonno, l'ansia, la depressione e la difficoltà di concentrazione. La fibromialgia è una sindrome subdola e dai mille volti. Non è infatti raro che un paziente accusi una sintomatologia differente da quella appena descritta e che includa:

  • Disfunzioni gastrointestinali
  • Secchezza di occhi, bocca e pelle
  • Maggiore sensibilità di vista, udito e olfatto
  • Intolleranza al caldo e/o al freddo
  • Disturbi urinari
  • Acufeni
  • Vestibolite
  • Alterazioni dell'equilibrio
  • Metereopatia.

Curare la fibromialgia

Non

esiste una cura standard per la fibromialgia, ma i differenti approcci devono tener conto dell'età del paziente, dell'entità del disturbo e delle eventuali recidive. Solitamente sono cinque le strategie terapeutiche adottate:

  • Terapia farmacologica: consiste nella somministrazione di antinfiammatori non steroidei, miorilassanti, antidepressivi SSRI, antiepilettici
  • Terapia fisica: prevede sedute periodiche di TENS, ionoforesi e termoterapia
  • Terapia cognitivo-comportamentale: è indispensabile per controllare e imparare a convivere con l'ansia
  • Terapia non farmacologica: include sessioni di yoga, ipnosi, training autogeno e stretching.
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