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Un benzinaio ammazzato in una rapina a Varese Il killer in fuga: braccato

Angelo Canavesi, 68 anni, è stato crivellato di colpi mentre prelevava l'incasso del weekend dal proprio distributore di Gorla Minore. L'assassino è fuggito sull'auto della vittima, ritrovata solo nel tardo pomeriggio

Un benzinaio ammazzato 
in una rapina a Varese 
Il killer in fuga: braccato

Varese - La rapina a un benzinaio si è conclusa in tragedia. La vittima, Angelo Canavesi, 68 anni, è stata uccisa nel suo distributore Shell, in via Monte Grappa - località Prospiano - frazione di Gorla Minore in provincia di Varese. Il titolare della pompa di benzina era a lavoro, come ogni giorno, insieme alla moglie e al figlio, quando, alle 8.15 circa, quando il malvivente è entrato in azione per rubare l'incasso del weekend. Ma alla fine, dopo aver ucciso il titolare della pompa di benzina, è scappato senza il bottino.

Interrogatori e perquisizioni Gli inquirenti stanno "setacciando" gli ambienti della malavita locale. Intanto l’auto della vittima, usata dall’assassino per la fuga, è stata ritrovata in zona. Il bandito potrebbe aver sparato in risposta ad una reazione del benzinaio che era appena entrato nel gabbiotto adibito ad ufficio dove sono stati trovati circa mille euro, frutto degli incassi automatici del fine settimana e che Canavesi aveva appena prelevato dalle colonnine.

La dinamica Lo sconosciuto ha esploso alcuni colpi da distanza ravvicinata e probabilmente non ha fatto in tempo ad arraffare il bottino per il sopraggiungere di uno dei figli del benzinaio, Emanuele, insieme alla mamma e alla sorella Sara. Canavesi era ancora vivo ma è deceduto pochi minuti dopo nonostante l’arrivo immediato dei soccorsi dalla vicinissima sede della Croce Rossa. Pare che Emanuele abbia tentato senza successo di inseguire l’omicida. A Gorla la gente è scioccata per l’accaduto, tutti concordi nel definire la vittima "una persona squisita". Per le ricerche dell’assassino sono stati mobilitati anche due elicotteri grazie ai quali si è potuto individuare l’auto di Canavesi abbandonata in zona. Si sta cercando di capire se fosse solo o se avesse altri complici.

Ritrovata l'auto nel pomeriggio Solo nel tardo pomeriggio è stata ritrovata l’auto di Angelo Canavesi, rubata dall'assassino al termine della rapina. La macchina si trovava ad alcuni chilometri di distanza dal distributore dove lavorava la vittima il cui corpo è stato ritrovato dal figlio che come tutte le mattine stava andando al distributore dove lavorava insieme al padre. Sul posto non ci sono telecamere di videosorveglianza. I carabinieri hanno allestito posti di blocco in tutta la zona e sono in corso perquisizioni e controlli fra i pregiudicati. La vittima lascia la moglie e un figlio. 

Famiglia di ciclisti Canavesi era "una persona molto conosciuta in paese, e proveniva da una famiglia di ciclisti". Descrivono così la vittima amici e clienti che ogni giorno si fermavano a fare rifornimento al suo distributore. "Amava lo sport e la montagna, non aveva mai avuto problemi con nessuno", ha detto Ottavio P., uno degli amici. "In gioventù era stato un ciclista di buon livello e aveva vinto alcuni importanti trofei - ha continuato -. Poi ha rilevato il distributore che gestiva ormai da molti anni".

Il padre Severino era stato un campione di ciclocross negli Anni ’40, il fratello è presidente di una associazione di corridori di Gorla Maggiore.

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