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Berlusconi: "Quelle bare uno spettacolo terribile Nessuna baraccopoli"

Il premier: "Davanti alle bare dico: non abbandoneremo nessuno". Ieri stanziati 100 milioni dal governo (leggi le misure), altri soldi da Bruxelles. Sostegno a privati che ricostruiscono

Berlusconi: "Quelle bare 
uno spettacolo terribile 
Nessuna baraccopoli"

L'Aquila - "Davanti alle bare dico: non resterete soli". I fondi ci saranno. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha assicurato che il governo troverà tutti i fondi necessari per la ricostruzione. Dall’Ue potrebbero arrivare 400-500 milioni di euro. "Garantisco che troveremo tutti i fondi indispensabili", ha detto il premier garantendo la propria disponibilità a far fronte all'emergenza: "Offrirò le mie case agli sfollati". Poi, però, ha chiesto: "Di fronte ad un accadimento come questo il clima di unità politica non è solo necessario, ma indispensabile"

La ricostruzione delle aree terremotate "Il governo farà di tutto per allocare gli sfollati in situazioni degne, senza tenerle in tende o costruire baraccopoli e roulottes che sono cose precarie e drammatiche per i cittadini, i giovani e gli anziani". Berlusconi ha invitato a non lasciarsi prendere dalla rabbia e dallo sconforto, ma di guardare avanti: "I tempi di ricostruzione saranno brevi". Da qui l'impegno del governo a mettersi subito al lavoro. Per il presidente del Consiglio ci sono tre modi per affrontare la ricostruzione. "In situazioni in cui ci fossero case in cui i proprietari si sentissero di curare la ricostruzione e avessero bisogno di sostegno economico - ha spiegato - questo sarebbe il sistema più veloce e semplice". Secondo sistema è, invece, quello della parcellizzazione dei molti cantieri, più di cento, affidandoli ad ognuna delle Province italiane che hanno tecnici e che possono reperire aziende edilizie e anche fondi. Infine, "la terza idea è che tutti i beni artistici, vista la generosa offerta di aiuto a cui abbiamo potuto dire no grazie, ai paesi amici che vogliono dare un segno tangibile, chiediamo di prendere in carico il restauro di una chiesa o di un bene artistico. Per esempio - ha concluso Berlusconi - qua vicino c’è il Forte spagnolo e potrebbe essere un’idea se Zapatero lo prendesse in carico». Berlusconi ha riferito inoltre che il governo sta "stendendo l’elenco di tutti gli edifici pubblici e dei beni artistici".

L'impegno del premier "Anch’io farò quello che si potrà fare. E sono pronto ad offrire alcune delle mie case" a chi è stato colpito dal terremoto in Abruzzo e ha perso la casa. Il presidente del Consiglio si è detto pronto a mettere a disposizione degli sfollati alcune delle sue case. E, proprio a fronte di questo impegno, Berlusconi ha voluto mettere alle strette tutte le istituzioni politiche: "Di fronte ad un accadimento come questo, non solo è necessario ma è indispensabile un clima di unità della politica". Dal canto suo, ha assicurato Berlusconi, il "governo farà di tutto per allocare persone in strutture degne. Non costruiremo né baraccopoli né tendopoli né strutture provvisorie ma case sicure". "C’è una generosa offerta di case da parte di tutti i cittadini italiani", ha concluso il premier.

Decreto dopo Pasqua "Dopo Pasqua vareremo il decreto Abruzzi, sugli aiuti, con altri fondi di utilizzo immediato. Poi vedremo di definire l’entità del fabbisogno finanziario complessivo, da ripartire in più anni per i diversi tipi di intervento". Ieri il consiglio dei ministri ha disposto un’ordinanza con la quale sono stati sospesi tutti i pagamenti fiscali e le bollette di gas ed elettricità, oltre ai pagamenti previdenziali e assistenziali e tutti i termini processuali, mentre il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha inviato una lettera all’Abi per chiedere alle banche di rinviare le rate dei mutui. "Avremo poi la possibilità di vedere in quale direzione andare. Ho già detto che potremo ritardare l’esecuzione di qualche grande opera già pianificata" ha ribadito il premier. Non si potrà però rinunciare al ponte sullo stretto di Messina, ha ribadito, perché si tratta di "un’opera epocale di cui la Sicilia ha assoluto bisogno per sentirsi terra italiana a tutti gli effetti".

Dolore lancinante "Vorrei ringraziare gli abruzzesi per la compostezza, la serietà e la straordinaria prova di civiltà che stanno dando nell’affrontare questa calamità con una grandissima dignità" continua il premier. "Questa è una grande lezione per gli italiani e credo che sia anche il modo migliore per rendere onore ai loro morti che oggi sono i nostri morti, sono i morti di tutta la nazione". Quindi il Cavaliere parla della sua partecipazione ai funerali: "Oggi avremo un momento di grande emozione, toccante. Avremo contatti con chi ha perso un figlio o la casa: è lancinante".

Quelle bare... indimenticabili "Stamattina è stato un dolore, una cosa lancinante e lacerante, tutte le storie che mi sono venute addosso sono state drammatiche e la sfilata di bare uno spettacolo terribile" prosegue Berlusconi al termine dei funerali. "Lo dico anche da padre che capisce che dolore può essere la perdita di un figlio. Stamattina ho sofferto davvero - ha proseguito il premier - è una cosa che non dimenticherò mai". Berlusconi ha poi raccontato un episodio che l’ha particolarmente colpito: "Una signora si voleva ammazzare per aver perso la figlia, anche in questo caso non sono riuscito a non piangere.

Ho visto una serie di situazioni nelle quali non sono riuscito a trattenermi".

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