Politica

Il biotestamento video di un malato di Sla: "No alle cure forzate"

Un video-appello  a Napolitano, Fini e Schifani. A parlare è Paolo Ravasin, immobilizzato in una clinica del trevigiano: "Ognuno di noi è solo di fronte alla morte, ma lo Stato e la Chiesa hanno preteso di sostituirsi a Dio"

Il biotestamento video 
di un malato di Sla: 
"No alle cure forzate"

Roma - La voce strozzata e affaticata. L'immagine fissa e leggermente tremante. Un video-appello di un malato di sclerosi amiotrofica laterale (Sla) al capopo dello Stato, Giorgio Napolitano, e ai presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, è stato presentato dai Radicali per denunciare il disegno di legge sul testamento biologico approvato da Palazzo Madama e in arrivo a Montecitorio. A parlare nel videomessaggio sulle volontà sul fine vita è Paolo Ravasin, ospite della casa soggiorno Villa delle Magnolie a Monastier (in provincia di Treviso).

L'appello alle massime cariche dello Stato "Con grande tristezza - afferma Ravasin - ho appreso la notizia dell’approvazione al Senato della legge formalmente sul testamento biologico, ma sostanzialmente contro il testamento biologico, che rende carta straccia le mie direttive anticipate ed in particolare la mia decisione di non sottopormi ad alimentazione e nutrizione artificiali quando non sarò più in grado di nutrirmi e bere naturalmente".

L'attacco al biotestamento Richiamando la battaglia di Piergiorgio Welby e Luca Coscioni e sottolineando che le difficili condizioni di salute non gli hanno tolto "la voglia di lottare per vivere", Ravasin definisce, però, "incostituzionale" il ddl che porta il nome del relatore del Senato, Raffaele Calabrò (Pdl). "Mi viene sottratta l’unica libertà che mi è rimasta: quella di poter decidere sulla mia morte. Ognuno di noi alla fine dei suoi giorni è solo di fronte alla morte, ma lo Stato e la Chiesa hanno preteso di sostituirsi a Dio". Già nei mesi scorsi i radicali avevano reso noto un testamento biologico di Ravasin in formato video. Emma Bonino ha sottolineato, nel corso della conferenza stampa alla Camera, che il messaggio di Ravasin si inserisce in quella che, di fatto, è una "pausa di riflessione" tra l’approvazione del ddl sul fine vita al Senato e il suo approdo (non ancora calendarizzato) alla Camera.

Il nodo sulla "libertà" "Ravasin riporta il problema nel suo ambito specifico, che è quello della libertà. Per questo speriamo che il disegno di legge sia esaminato, alla Camera, dalla commissione Affari costituzionali e non dalla commissione Sanità. Più che ascoltare teologi o scienziati, bisognerebbe ascoltare i malati come Ravasin. Ci auguriamo - ha detto Bonino - che la Camera corregga il testo di legge e le massime cariche dello Stato prestino attenzione a questo appello".

Hanno presentato il video del malato di Sla anche il presidente dell’associazione Luca Coscioni, l’eurodeputato radicale Marco Cappato, e la deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni.

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