Ancora «pieno» a Palazzo Ducale per la seconda lezione sulla Storia di Genova. Mille persone nei saloni del Maggiore e del Minor consiglio stipate per ascoltare il prof. Michel Balard delluniversità di Paris 1- Sorbonne sulla storia del trattato di Ninfeo, del 1261. Una interessantissima lezione che ha dimostrato le grandi capacità diplomatiche della piccola Repubblica di Genova che era riuscita a stipulare, con il suo «capitano del popolo» Simon Boccanegra, il trattato di Ninfeo, portando a termine una strategica alleanza con limperatore «spodestato» di Bisanzio, Michele VIII il Paleologo, reggente dellimpero di Nicea. Il trattato prevedeva lappoggio navale genovese per la riconquista di Costantinopoli-Bisanzio. Il Paleologo si impegnò a scacciare i nemici dei Genovesi (i Veneziani) dal proprio territorio, concedere ai Genovesi ogni privilegio commerciale ed il controllo marittimo degli stretti per il Mar Nero. Limpero bizantino rimase così, fino alla sua caduta nel 1453, appannaggio dei genovesi che ne controllarono per circa due secoli le sorti, fra alterne vicende.
Genova è riuscita, con tale trattato, a rovesciare le sorti avverse che, nel 1258, le avevano fatto perdere ad Acri, in Palestina, la sua «base logistica» per i suoi commerci. Si apre così per la Repubblica di Genova un nuovo capitolo della sua espansione in Oriente: i genovesi si insediano a Pera, fondano nuove colonie in Crimea, alle foci del Danubio e del Don. Per due secoli la Repubblica di Genova impone la sua «pax» e «tiene a distanza» le rivali Venezia e Pisa ed è il periodo di maggiore espansione dei suoi traffici marittimi. Inizia il «volo del Grifo»! Anche dopo questa «lezione» dobbiamo fare alcune «considerazioni».
*Presidente Mil- Movimento indipendentista Ligure