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Boffo, il Vaticano: "Campagna contro il Papa"

Il Vaticano smentisce il coinvolgimento del direttore dell’Osservatore Romano nel caso Boffo: "E' tutto falso". La nota della Santa Sede è stata letta e approvata da Benedetto XVI. Feltri chiarisce: "Mai scritto su Vian. Per me la storia è finita"

Boffo, il Vaticano: "Campagna contro il Papa"

Città del Vaticano - Dopo un silenzio di alcuni giorni la Santa Sede interviene per mettere a tacere le voci su un presunto coinvolgimento del Vaticano in merito alle false notizie, fatte circolare da qualcuno, che portarono alle dimissioni il direttore di Avvenire Dino Boffo. Il Vaticano denuncia, al contempo, la "campagna diffamatoria" che è arrivata a "coinvolgere lo stesso Pontefice". L'Osservatore Romano riporta in prima pagina, integralmente, la nota della Segreteria di Stato, con una piccola ma significativa prefazione: "Il Santo Padre - si legge - ha approvato il seguente comunicato e ne ha ordinato la pubblicazione". Intanto il direttore del Giornale, Vittorio Feltri, ribadisce di non aver mai scritto alcunché su Vian né su Bertone.

Ricostruzioni infondate Le "notizie e ricostruzioni" apparse sulla stampa a proposito del coinvolgimento del direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, nel caso dell’ex direttore di Avvenire Dino Boffo "non hanno alcun fondamento". Lo dice a chiare lettere, in un comunicato, la sala stampa della Santa Sede.

Nessuna velina dall'Osservatore "È falso che responsabili della Gendarmeria vaticana o il direttore dell’Osservatore Romano abbiano trasmesso documenti che sono alla base delle dimissioni, il 3 settembre scorso, del direttore di Avvenire; è falso che il direttore dell’Osservatore Romano abbia dato - o comunque trasmesso o avallato in qualsiasi modo - informazioni su questi documenti, ed è falso che egli abbia scritto sotto pseudonimo, o ispirato, articoli su altre testate". Per dare la massima autorevolezza alla smentita - spiega padre Federico Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana - è stata utilizzata la formula della nota della Segreteria di Stato. 

Ricostruzioni false "Dal 23 gennaio si stanno moltiplicando, soprattutto su molti media italiani, notizie e ricostruzioni che riguardano le vicende connesse con le dimissioni del direttore del quotidiano cattolico italiano Avvenire, con l’evidente intenzione di dimostrare una implicazione nella vicenda del direttore dell’Osservatore Romano, arrivando a insinuare responsabilità addirittura del cardinale segretario di Stato". "Queste notizie e ricostruzioni - chiarisce la nota - non hanno alcun fondamento".

Feltri: mai scritto su Vian "Non ho mai scritto una riga sul direttore dell’Osservatore Romano Giovanni Maria Vian, se non per dire che non lo conosco. La stessa cosa riguardo il cardinal Bertone che non conosco". Lo chiarisce il direttore del Giornale, Vittorio Feltri: "Ho scritto invece a suo tempo su Boffo - ha ribadito Feltri - dicendo che era stato condannato per molestie e che queste molestie era a sfondo omosessuale. Ci siamo poi corretti quando l’avvocato del direttore dell’Avvenire ci ha mostrato le carte nelle quali non si parlava di omosessualità. Ma solo di molestie per le quali c’è stata anche una condanna. Per questo, ripeto ci siamo corretti. Anche le carte sono state secretate. Per quanto mi riguarda la storia finisce qui.

Sono altri che oggi hanno parlato". 

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