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Bossi avverte: "Numeri risicati, strada stretta" E teme la sfiducia del Pd: "Il Nord si incazza"

Il leader leghista è pessimista dopo il voto di fiducia alla Camera: "I numeri sono limitati. La strada è stretta". Poi guarda al vosto di sfiducia presentato dal Pd dopo gli attacchi ai romani: "Se mi sfiduciano vado via". Castelli pronto a seguirlo. Maroni: "Voteremo a marzo"

Bossi avverte: "Numeri risicati, strada stretta" 
E teme la sfiducia del Pd: "Il Nord si incazza"

Roma - "I numeri sono limitati. La strada è stretta". Il leader leghista Umberto Bossi è pessimista dopo il voto di fiducia al governo Berlusconi alla Camera. Poi avverte: "Nella vita è meglio prendere la strada maestra, la strada maestra è il voto. Berlusconi il voto non lo ha voluto e ora siamo a questo punto". Poi guarda al vosto di sfiducia presentato dal Pd dopo gli attacchi ai romani: "Se mi sfiduciano vado via". Castelli pronto a seguirlo.

La sfiducia del Pd Dopo la stoccata contro i romani "porci", sul capo leghista pende la mozione di sfiducia avanzata dal Pd. "Se dovesse passare - spiega il Senatùr - non cadrà il governo, vado via io e s’incazzerà il Nord, la gente". Ma non sarebbe il solo a lasciare Roma. Pronta a seguirlo il viceministroai Trasporti, Roberto Castelli: "Se sfiduciano Bossi, non penso proprio che riuscirò a restare in un governo che vede in Parlamento una maggioranza che ha mandato acasa il mio segretario…".

Maroni: "Si vota a marzo" Tutti i vertici del Carroccio sono, tuttavia, pessimisti sulla possibilità che il governo possa arrivare alla fine della legislatura. Secondo il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, nel prossimo mese di marzo si andrà ad elezioni politiche anticipate. Il titolare del Viminale lo avrebbe detto nel corso di un colloquio con altri parlamentari captato dalle telecamere de La7 che questa sera lo ha trasmesso nel corso del suo telegiornale.

"Secondo me a marzo si vota", avrebbe detto Maroni nel colloquio.

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