Cronache

Bufera di polemiche sulla neve a Roma Alemanno: "Fossi  in Gabrielli mi dimetterei"

Con la neve, che non ricopriva la Capitale da anni, sono scoppiate le polemiche tra il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e la Protezione civile, rea secondo il primo cittadino di aver dato le previsioni sbagliate. Oggi il battibecco continua, seppur a distanza. Alemanno a In Onda: "La Protezione civile non esiste più: l'ente è solo un passacarte, torni sotto al Viminale". E accusa Gabrielli di sfuggire il confronto in tv. Il prefetto: "Non abbiamo paura dell'inchiesta. Il sindaco a mezzanotte cercava il sale..." (VIDEO)

Bufera di polemiche sulla neve a Roma Alemanno: "Fossi  in Gabrielli mi dimetterei"

Con la neve, che non ricopriva la Capitale da anni, sono scoppiate le polemiche tra il sindaco di Roma Gianni Alemanno e la Protezione civile, rea secondo il primo cittadino di aver dato le previsioni sbagliate. Ieri Alemanno ha chiesto una commissione d'inchiesta "perchè non c’è un servizio previsioni adeguato" e perché hanno parlato di soli 35 millimetri di neve. Dal canto suo il capo della Protezione civile Franco Gabrielli ha risposto che il sindaco sapeva dell'allerta neve. L'equivoco sembra sia nato dal fatto che il bollettino della Protezione civile parlava di "35 millimetri di pioggia/neve". I tecnici, però, precisano che in caso di neve quei millimetri si devono convertire in centimetri. Resta il dubbio se Alemanno sia stato ben informato.

Oggi il battibecco continua, seppur a distanza. Gabrielli, infatti, è ospite di Lucia Annunziata su Rai3, dove doveva confrontarsi proprio con Alemanno. E stasera la coppia sarebbe stata ospite anche di Luca Telese e Nicola Porro su La7. Niente da fare: il capo della Protezione civile non ha voluto il sindaco, come rivela lo stesso Alemanno: "Apprendo adesso che il dottor Gabrielli, invitato prima di me dalla dottoressa Lucia Annunziata, si rifiuta di partecipare alla mia presenza, obbligando così la giornalista a ritirare l'invito nei miei confronti. Stessa cosa è avvenuta per la trasmissione In Onda dove l'invito fatto per stasera a me e Gabrielli è stato declinato da quest'ultimo per la mia presenza". Alemanno lo definisce un "atteggiamento di fuga da parte di un funzionario", che "la dice lunga sul tentativo di sottrarsi a un confronto pubblico sul funzionamento della Protezione Civile in Italia. Quanto mai opportuni, dunque, sono stati gli interventi del segretario e del capogruppo al Senato del Pdl, Angelino Alfano e Maurizio Gasparri, che hanno annunciato una interrogazione parlamentare per chiedere conto del funzionamento della Protezione Civile non solo a Roma ma in tutta Italia".

Dunque, Gabrielli su Rai3 e Alemanno su La7. E su SkyTg24, dove accusa: "Oggi la Protezione civile non esiste più e dopo Bertolaso è piena di passacarte e le passa anche male. Bertolaso in casi simili si faceva nominare commissario, mentre ora si limitano a dare bollettini". Poi aggiunge: "La Protezione Civile giovedì parlava di modesti accumuli di neve e nessuno ci ha detto che c’era un allarme e loro ce lo dovevano dire. C’è stata mancanza di allarme. Io sono stato il primo a dare l’allarme con il blocco delle lezioni ed è stato giudicato eccessivo. Abbiamo un problema serio. C’è un deficit grave, dobbiamo intervenire". La proposta di Alemanno è quella di rafforzare la Protezione Civile, anche riportandola alle dipendenze del Ministero dell’Interno, "che la coordini con le altre strutture". Secondo il sindaco "con il decreto del 2011 fatto da Tremonti la Protezione Civile è stata disarticolata e ridotta ad un puro ente di coordinamento che passa informazioni e sempre più confuse".

Poi a In Onda, il programma di Nicola Porro e Luca Telese, Alemanno si difende. Tira fuori il famigerato bollettino diramato giovedì sera dalla Protezione civile e fa notare come parlasse di neve solo dalla serata di venerdì, tanto che il prefetto non ha chiuso gli uffici pubblici. E di nuovo l'accusa: "La Protezione civile non esiste più. L'ha detto lo stesso Gabrielli quando è stato approvato il decreto 2011". Il sindaco di Roma precisa di non star attaccando personalmente il prefetto, ma la struttura, che ha fatto "perdere un giorno per la previsione fasulla". Però precisa: "Se fossi al suo posto mi dimetterei e non rimarrei a guidare un ente inutile".

Le polemiche riguardano anche una riunione precedente in cui si parlava dell'arrivo del maltempo in tutta Italia. In questa occasione Gabrielli avrebbe chiesto ad Alemanno se Roma avesse bisogno di qualcosa. Il sindaco, come conferma lui stesso in serata, ha risposto di no: "La Protezione civile parlava di 5-15 centimetri di neve, mentre si preparava ad una vera emergenza in Emilia. Abbiamo detto per pochi centimetri ce la caveremo". E aggiunge: "In ogni caso Gabrielli non ci avrebbe potuto dare nulla. Quel poco che la Protezione civile ha serve nei paesini isolati"

Dal canto suo Gabrielli ha precisato che "quando ci verrà chiesto che cosa abbiamo fatto, ne renderemo conto. Siamo pronti a rispondere delle cose che attengono alle nostre responsabilità". Nel salotto dell'Annunziata ha inoltre detto di non temere l'inchiesta annunciata da Angelino Alfano: "Sono solo molto preoccupato che la polemica colpisca e indebolisca un sistema di cui il Paese ha grande bisogno". E rispedisce al mittente le accuse: "Per quanto riguarda le previsioni, quello che doveva essere detto è stato detto. La resa sul territorio ha avuto una serie di criticità, è innegabile, è inutile nasconderlo, a partire dalla disattivazione delle utenze elettriche. Nascondersi dietro un dito non serve a nessuno". Ma soprattutto secondo Gabrielli il problema è la messa in discussione di "un sistema, in un momento di emergenza, che è stato fortemente indebolito negli ultimi mesi". Senza considerare che "Bertolaso si sarebbe comportato nello stesso modo".

Poi il capo della Protezione civile si scaglia contro il sindaco e racconta la sua versione dei fatti: "Alemanno mi ha telefonato due volte: alle otto della sera cercava una lama spazzaneve, e a mezzanotte cercava il sale... Lo abbiamo avvisato in ogni modo, io stesso giovedì, per spiegargli chiaramente la situazione, gli ho detto: Tra venerdì e sabato a Roma succederà un bordello. Ora Alemanno parla di dati sbagliati. Ma se non li sa decifrare allora la preoccupazione è: ma nelle mani di chi si affida il sindaco? Chi sono i suoi consulenti? Anche giovedì sera gli ho chiesto io stesso se avesse bisogno che noi implementassimo il servizio, non ha proferito richieste... per fortuna abbiamo la registrazione dell’incontro: audio, video, tutto. Alemanno vuole una commissione d’inchiesta? Ci troverà pronti".

Insomma, la polemica è lontana dallo spegnersi.

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