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"Cacciato con una mail". Così Toninelli licenzia prof che disse sì alla Tav

Pierluigi Coppola si era dissociato dal responso della commissione sui costi-benefici della Tav e così Toninelli ha deciso di farlo fuori con una mail

"Cacciato con una mail". Così Toninelli licenzia prof che disse sì alla Tav

Una mail - seppur certificata -. Così Danilo Toninelli ha dato il benservito a Pierluigi Coppola, l'esperto del ministero che si era dissociato dal responso della commissione sui costi-benefici presieduta da Marco Ponti che aveva valutato negativamente la realizzazione dalla Torino-Lione.

A raccontarlo è ilMessaggero, secondo cui il professore è stato epurato dopo 4 anni di servizio e "innumerevoli" consulenze soltanto per essersi schierato a favore della Tav e contro un'analisi che riteneva infondata. "Se si fossero seguite le direttive del decreto ministeriale numero 300 del 2017, il risultato dell' analisi sarebbe stato sostanzialmente diverso e i benefici della Tav avrebbero potuto superarne i costi", aveva denunciato qualche mese fa.

"Nel calcolo non sono stati considerati scenari alternativi ed il fatto che senza una nuova linea ferroviaria, tra l'altro già in fase di costruzione, non ci sarebbero stati collegamenti efficienti tra la Francia e l'Italia", ribadisce oggi al Messaggero Coppola, che racconta come sia stato licenziato il 15 luglio attraverso una pec nonostante il suo contratto fosse legato al mandato del ministro.

Sarebbe stato fatto fuori perché avrebbe violato "un comma di un decreto ministeriale che regola il comportamento dei consulenti nei rapporti con il pubblico che non devono rilasciare dichiarazioni offensive nei confronti dell'amministrazione e del ministro, né parlare a nome della medesima amministrazione in assenza di autorizzazione".

Violazione che - assicura - non gli era mai stata contestata prima della mail certificata.

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