Calcio

"Indegno", "Si sta zitti". I fischi a Donnarumma dividono gli Azzurri

Il portiere della Nazionale è finito nel mirino del pubblico di San Siro prima e durante la partita, a causa del suo passato rossonero

"Indegno", "Si sta zitti". I fischi a Donnarumma dividono gli Azzurri

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Non è stata una serata facile per Gigio Donnarumma da parte del pubblico di San Siro, prima e durante la partita tra Italia e Ucraina, valida per le qualificazioni a Euro 2024.

L'errore nel match contro la Macedonia del Nord, ma soprattutto il suo "tradimento" dei colori rossoneri, hanno reso ancora più complicato il ritorno del portiere campano al Meazza, dove i tifosi milanisti non hanno dimenticato il suo trasferimento al Psg.

Non ha sorpreso, dunque, l'accoglienza riservata al portiere nonostante Spalletti alla vigilia abbia fatto di tutto per difenderlo. Niente di nuovo insomma, visto che lo stesso era accaduto in occasione dei precedenti incontri dell'Italia contro Spagna e Inghilterra, nel 2021 e 2022.

La ricostruzione

All'ingresso degli Azzurri per il riscaldamento, lo speaker ha annunciato il nome dell'ex portiere del Milan scelto da Spalletti come capitano al posto di Immobile e dagli spalti è subito partito qualche fischio rivolto proprio a lui. Fischi e mugugni sono proseguiti anche prima degli inni nazionali e poi al primo pallone toccato con i piedi dopo circa venti minuti di partita. Non sono mancati, comunque, anche gli applausi di una parte del pubblico per manifestare sostegno al numero uno azzurro.

Nel mezzo Gigio ha effettuato alcune buone parate contro l'Ucraina, dando sicurezza al reparto. Incolpevole sul goal ucraino dopo aver parato l'iniziale conclusione su cui Yarmolenko ha trovato il tap-in vincente. Una prestazione decisamente migliore rispetto alla gara di Skopje. Al triplice fischio, diversi giocatori dell'Italia sono andati ad abbracciare Donnarumma, colpito dai fischi soprattutto nell'ultima parte di match. A supportare il numero uno dopo la vittoria anche diversi giocatori dall'altra parte del campo o rimasti in panchina, come il collega Guglielmo Vicario. Il gruppo azzurro è tutto con lui e questo è quello che conta.

Le reazioni

Man of the match contro l'Ucraina, Davide Frattesi ha commentato in maniera netta quanto successo ai microfoni di Sky Sport, condannando i tifosi per i fischi a Donnarumma: "Mai visto una roba del genere in una Nazionale, capisco tutto ma è una roba indegna. Un giocatore della Nazionale non deve essere fischiato. Siamo andati da altre parti, non è mai successo. Non il capisco il motivo per il quale venga fischiato così ogni volta che viene qui. I fischi comunque non lo intaccano perchè è troppo forte, gli ho detto che gli voglio bene".

Anche Luciano Spalletti lo ha difeso in conferenza stampa ma con toni diversi ha mandato un messaggio anche al suo portiere: "I fischi a Donnarumma? Ne abbiamo parlato ieri... Vedere un ragazzo che ha avuto in dono questo talento e a volte ne fa un uso improprio bisogna prestare attenzione, perché altrimenti la gente ha questa vogliettina di aspettarti al varco. Siamo privilegiati, se fischiano è perché non ci siamo meritati gli applausi. Uno che ha personalità non va a reagire mai: a volte si può reagire con gli atteggiamenti, altre volte con le parole. Altre volte ancora si sta zitti e si va a lavorare ancora meglio. Probabilmente se ci hanno fischiato hanno anche visto qualcosa che non va bene. Si fa quelli che sono umili perché c'è data una possibilità che tutti vorrebbero vivere, ma non possono. E non mi stanno bene quelli che poi reagiscono sui social con delle frasettine. Noi abbiamo il dovere di comportarci come professionisti, non come bambini viziati.

Si sta zitti".

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