Calcio

Pelé entra nel dizionario brasiliano: ecco il suo significato

Pelé diventa ancor di più leggenda: il suo nome entra di diritto nel dizionario portoghese come aggettivo, ecco qual è il suo significato

Pelé entra nel dizionario brasiliano: ecco il suo significato

Fino a oggi quando si parla, si pensa o si pronuncia la parola Pelé , soprannominato "O Rei", lo si associa al calciatore migliore di tutti i tempi come quando si parla di Diego Armando Maradona. Il calciatore, scomparso lo scorso 29 dicembre all'età di 82 anni, adesso è anche entrato a far parte del dizionario portoghese in terra brasiliana.

Ecco il significato

La notizia è stata data direttamente dalla figlia, Kely Nascimento, con un post nella sua pagina Instagram: "che o colui che è fuori dall'ordinario, che o chi per la sua qualità, valore o superiorità non può essere eguagliato a niente o a nessuno, così come Pelé, soprannome di Edson Arantes do Nascimento (1940-2022)", aggiungendo la considerazione come il più grande atleta di tutti i tempi: "eccezionale, incomparabile, unico". Come vale per tante parole, ecco gli esempi riportati nel dizionario secondo quanto scritto dalla: "Lui è il Pelé del basket, lei è Pelé del tennis, lei è Pelé della drammaturgia brasiliana, lui è il Pelé della medicina". La nuova voce è descritta letteralmente come aggettivo, "pe.lé".

Il messaggio della Fondazione Pelé

Il dizionario di cui fa parte la nuova parola è il Michaelis, tra i più diffusi della lingua portoghese in Brasile: già prima era utilizzato in forma colloquiale per indicare chi fosse il migliore sul campo, un'eccellenza, ma adesso ha trovato "la sua eternità nelle pagine del dizionario", ha scritto la Fondazione Pelè in un messaggio su Instagram. Per adesso, la parola si trova soltanto nella versione online e digitale anche se sarà presto inserita anche sui vocabolari cartacei.

Il passo successivo riguarderà l'Accademia delle Lettere della nazione sudamericana che dovrà stabilire se introdurre o meno il nuovo vocabolo anche nella sua versione. Come ha spiegato la figlia di O'Rei su Instagram, questa inclusione è stata possibile anche per una petizione che ha già ottenuto più di 125mila firme ideata dalla Fondazione, dal canale sportivo SporTV di Globo e dal club calcistico Santos della città di San Paolo dove la leggenda ha trascorso gran parte della sua carriera quando, tra l'altro, è salito sul tetto del mondo vincendo tre Mondiali di calcio nel 1958, nel 1962 e nel 1970.

Prima della sua morte, in ogni caso, Pelé non era soltanto il soprannome di qualcuno che è diventato da anni una leggenda: il dirigente sportivo argentino, Jorge Valdano, sul quotidiano El Pais disse che sul "vocabolario del calcio" significava già "gol" o "pallone": difficile dargli torto visto che, nel complesso, ha messo a segno oltre mille reti nella sua ineguagliabile carriera.

Commenti