Calcio

San Siro, ultimatum di Sala al Milan: "Decida cosa fare"

Il sindaco di Milano apprezza l'apertura dell'Inter per la ristrutturazione dello stadio, mentre striglia il club rossonero: "Se hanno rinunciato a San Siro me lo scrivano su carta intestata"

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Giuseppe Sala ritorna a parlare della riqualificazione di San Siro e lo fa a margine del convegno RespiraMi. Il primo cittadino di Milano analizza la conversazione avuta nei giorni scorsi con il presidente dell'Inter, Steven Zhang, apprezzando lo sforzo di quest'ultimo di cercare di virare verso la direzione auspicata dallo stesso sindaco, per quanto i nerazzurri stiano ancora pensando di trasferirsi in quel di Rozzano, comune a sud di Milano. "In Zhang io vedo un interesse - rivela Sala -. Dalla telefonata ho ricavato alcune cose. La prima è che lui ha intenzione di continuare ad essere presidente dell'Inter e a conservare il controllo della società. Questa credo che sia una buona cosa per tutti. La seconda é che ha interesse a verificare, e questo lo farà con lo studio di fattibilità di WeBuild, se si possono fare i lavori senza bloccare lo stadio - aggiunge -. Perché se non si può mi hanno già detto che non gli interessa. E hanno ragione".

Ma Sala, allo stesso tempo, affronta anche l'attuale posizione del Milan, bacchettando la società rossonera dopo che in questi ultimi giorni sono uscite alcune dichiarazioni rilasciate dal patron Gerry Cardinale: "Quello che noi vogliamo e di cui abbiamo bisogno é chiarezza - è la strigliata di Beppe Sala -. L'1 febbraio abbiamo mandato una lettera al Milan dicendo che prendiamo atto del fatto che il Comune di San Donato ha avviato un procedimento. Loro ci hanno risposto tre settimane abbondanti dopo, con una risposta interlocutoria".

Premettendo che ognuno ha tutto il diritto di fare i conti in casa propri senza alcun giudizio su quello che intende fare il Milan, il sindaco del capoluogo lombardo intende mettere le cose in chiaro: "Se veramente non sono interessati a San Siro, piuttosto che dirlo ad una intervista a un quotidiano inglese prendano carta e penna e scrivano al Comune. E io ne prendo atto e capisco cosa fare. Non é un giudizio il mio, ma devo fare il mio lavoro e ho bisogno prima di tutto di chiarezza". Sala conclude dicendo che spera "che non abbiano rinunciato all'idea di San Siro ma, se così fosse, me lo scrivano su carta intestata e io ne prendo atto".

Il piano di ristrutturazione proposto dallo studio Arco Associati costerebbe circa 300 milioni di euro. La riqualificazione dell'area - come spiegato dall'architetto Giulio Fenyves - prevede sia la costruzione di nuovi edifici e infrastrutture sia la ristrutturazione dello stadio esistente, entro la quale avrà ruolo predominante la realizzazione di un quarto anello, che sarà posto in corrispondenza della parte superiore dell'attuale primo anello. Dal punto di vista tecnico si prevede un avanzamento dei lavori per cantieri consecutivi, per consentire l'accesso degli spettatori sulla maggioranza delle tribune esistenti, durante ogni fase.

Al termine dei lavori i posti a seduta esterna passeranno da 87.500 a 70mila, ai quali aggiungere 5mila postazioni interne. L'elemento fondamentale di questo progetto è che i lavori si potranno svolgere senza chiudere lo stadio. Dividendo infatti il cantiere in lotti da sviluppare uno dopo l'altro, la capienza verrebbe ridotta di circa 3mila posti: praticamente nulla, visto che San Siro conta per le partite oltre 70mila posti a sedere.

Per le società significherebbe perdere quindi pochissimi introiti durante i lavori.

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