Cronache

Camorra, maxi blitz contro il clan dei Casalesi Dieci arresti a opera della Dia nel Casertano

La Direzione investigativa antimafia contro il gruppo Schiavone-Russo. Già ieri 5 persone sono finite in manette. Colpito il gruppo camorristico riconducibile al gruppo facente capo a Francesco Schiavone. Arrestato anche Franco Russo, fratello del capoclan

Camorra, maxi blitz contro il clan dei Casalesi 
Dieci arresti a opera della Dia nel Casertano

Caserta - La Direzione investigativa antimafia di Napoli ha eseguito nella provincia di Caserta dieci provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Napoli a carico di pregiudicati appartenenti all’organizzazione camorristica dei Casalesi. L’operazione Highlander colpisce il gruppo camorristico direttamente riconducibile al gruppo Schiavone - Russo, facente capo a Francesco Schiavone detto Sandokan e Giuseppe Russo detto 'o padrino, egemone nei territori di Casal di Principe, Orta di Atella, Gricignano e Succivo. Arrestato anche Franco Russo, fratello del capoclan.

Estorsioni e sequestri Gli arresti sono avvenuti dopo accertamenti effettuati dalla Dia napoletana su alcune storsioni, per un totale di 50mila euro solo nell'ultimo trimestre, a imprenditori edili e a un grosso commerciante di pellame di Orta di Atella e Gricignano. Uno degli imprenditori è stato inoltre sequestrato e trasportato nel bagagliaio di un’autovettura in una masseria isolata nella zona di Casal di Principe dove è stato pesantemente intimidito e costretto a pagare la tangente. Il provvedimento di fermo è stato emesso d’urgenza per la capillarità di queste estorsioni.

Gli arresti di ieri Già ieri cinque persone dello stesso gruppo sono finite in manette. Gli arrestati, due uomini e tre donne, sono: Alfonso Cirillo, di Casal di Principe, incensurato, Cristofaro Dell’Aversano di San Cipriano d’Aversa (pregiudicato e detenuto; Sara Botta di Napoli, moglie del detenuto Cesare Bianco, nato a Casal di Principe (CE); Mariagrazia Tessitore, di Capua e residente a Casal di Principe (CE), moglie del detenuto Oreste Reccia di San Cipriano d’Aversa (CE); Anna Cammisa, di San Cipriano d’Aversa e residente a Casal di Principe (CE), moglie del detenuto Augusto Bianco e cugino di Cesare. In particolare, Cirillo e Dell’Aversano, sono gravemente indiziati di associazione mafiosa, estorsione continuata aggravata mentre le tre donne sono indagate per ricettazione.

Le tre donne, mogli di altrettanti affiliati attualmente detenuti, sono ritenute responsabili di ricettazione aggravata per avere ricevuto mensilmente uno stipendio dalle casse del sodalizio camorrista che gli veniva consegnato di volta in volta dagli emissari dell’organizzazione incaricati di raccogliere i proventi delle estorsioni e delle altre attività realizzate.

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