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Campania, Toscana e Calabria in testa alla classifica del traffico indisciplinato

Incidenti e frodi, così il prezzo delle assicurazioni finisce per raddoppiare

Campania, Toscana e Calabria in testa alla classifica del traffico indisciplinato

La caratteristica principale è la differenza. Per la polizza di un'auto in Italia si può spendere in media più di 600 euro o meno di 300. È questo il divario che separa il premio pagato in provincia di Napoli (esattamente 636 euro) e quello sborsato in provincia di Oristano (296). Le cause? Una quantità di fattori diversi, non ultima la qualità e il tipo delle vetture in circolazione. Quanto all'indisciplina dei guidatori e al rischio frodi senza dubbio sono il fattore principale del caro RcAuto. Ma non bisogna pensare che queste siano problemi esclusivi del Mezzogiorno. In realtà se si guarda alla classifica dei contratti più costosi spicca la presenza di tre regioni: Campania, Calabria e, un po' a sorpresa, la Toscana. Anche a livello regionale, tra l'altro, non mancano le differenze. Un buon esempio è proprio la Campania: Napoli è la meno virtuosa delle provincie italiane, ma la vicina Benevento segna prezzi anche del 25% inferiori. Scorrendo la graduatoria e partendo dalle province che pagano di più (vedi anche il grafico in alto; ndr), si parte da Napoli, seguono Prato, poi Caserta, e altre tre province toscane: Firenze, Pistoia e Massa Carrara. Infine tocca alla Calabria con Reggio Calabria e Crotone, dove si pagano in media 507 euro per una polizza.

Quanto alle zone virtuose hanno tutte alcuni tratti in comune: parco macchine limitato, traffico moderato, numero di incidenti ridotto. Dopo la già citata Oristano si piazzano una serie di centri, che quasi esemplarmente rappresentano la provincia italiana (anche in questo caso non solo al Nord): Aosta, Campobasso, Vercelli, Udine, Belluno, Gorizia ed Enna, dove un contratto assicurativo Rc Auto costa in media 325 euro.

Se si guarda ai dati nazionali il gap con i principali Paesi europei, dove per tradizione le polizze sono più a buon mercato, rimane, anche se sta diventando più piccolo. Secondo l'ultimo bollettino statistico dell'Ivass, nel 2015 gli assicurati italiani hanno pagato per una copertura Rc Auto 123 euro in più degli altri europei. Una brutta notizia? Senza dubbio, ma volendo guardare il bicchiere mezzo pieno la differenza si sta riducendo: nel 2012 raggiungeva i 185 euro.

Secondo i tecnici dell'istituto di vigilanza assicurativo il maggior prezzo registrato in Italia si spiega soprattutto per il maggior costo dei sinistri. L'onere pesa sulle spalle delle compagnie tricolori per 85 euro in più (ovvero il 44% del totale) rispetto ai concorrenti che operano nel resto d'Europa. Altri 25 euro di differenza sono legati alle maggiori spese legate all'acquisizione e alla gestione dei contratti e il dato testimonia una struttura più tradizionale del sistema distributivo. Per completezza va precisato un dato: nel resto dell'Europa sono molto più diffuse che in Italia le assicurazioni contro i danni. E una maggiore raccolta premi nelle assicurazioni non legate all'auto consente alle imprese di offrire tariffe più basse nel comparto della Responsabilità civile per la circolazione, utilizzando i maggiori profitti degli altri settori.

AA

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