Casa accoglienza a Nervi

Sei mesi, forse un anno, magari anche di più. Lontani da casa, spaventati, senza la possibilità di lavorare, costretti a vivere lontano dalla propria famiglia, a lasciare gli altri figli a parenti, a non vederli crescere. E' questa purtoppo la vita di molte, di tante famiglie che hanno i propri bambini ricoverati all'Istituto Giannina Gaslini che necessitano di lunghe terapie.
Persone che spesso arrivano da altre regioni d'Italia, in prevalenza dal sud ma anche da altri Paesi, che si trovano a combattere su più fronti. Da una parte il problema più terribile, quello legato alla malattia del loro bambino, dall'altra molto spesso quello legato a un bilancio economico e familiare che per forza maggiore non quadra più.
Nasce da qui, dalle loro esigenze di tutti i giorni, il progetto, ormai diventato operativo da oltre un anno, della Casa di accoglienza di Giovanni Culcasi, aperta nell'autunno del 2005, grazie all'investimento di oltre 1 milione e 150mila euro da parte della Fondazione Carige. La casa è stata creata negli spazi dell'ex Cinema Ambra a Nervi, in una posizione centrale e vicina ai servizi di trasporto che conducono al Gaslini, proprio con lo scopo di rendere il più accogliente possibile il periodo di degenza dei bambini che non devono per forza essere ospedalizzati e delle loro famiglie.
La residenza, affidata all’associazione Cilla Onlus istituitasi per risolvere il problema dell’accoglienza del malato e della sua famiglia, mette a disposizione dei piccoli pazienti dell'Istituto Gaslini nove appartamenti monofamiliari di circa 50 metri quadrati ciascuno (bilocali con soggiorno, angolo cottura, bagno e camera), un centro medico e ampi spazi comuni dedicati al gioco e ai momenti di svago tra cui una piccola ma fornita biblioteca di circa settanta metri quadrati, gestita dall'assessorato ai Servizi sociali, aperta a tutti i piccoli ricoverati. Spazi studiati per accogliere le famiglie e i bambini nel miglior modo possibile, funzionali e adatte alle esigenze di cura e assistenza, oltre che igieniche, ma anche accoglienti e calde. Un vero e proprio appartamento, piccola oasi che permette in qualche modo di offrire almeno un po’ calore e serenità in una situazione di grandissima difficoltà.
«Finora i nuclei familiari che si sono alternati a Nervi sono stati una ventina - illustra il responsabile regionale dell'associazione Cilla, presidente della stessa Fondazione Mario Baroni - alcuni sono tornati a casa, altri sono qui con noi da oltre un anno, altri ancora tornano quando ne hanno bisogno. Abbiamo attivato anche un sistema di prenotazione per chi sa, dopo un primo periodo, di dover tornare al Gaslini per sottoporsi ad interventi o a lunghi cicli di cura. Questa struttura, come le altre nate con lo stesso scopo, serve a riunire le famiglie e ad accogliere persone che altrimenti sarebbero in balia di immobiliaristi o affittacamere».
«Sulla scia di quanto abbiamo potuto riscontrare - continua Mario Baroni - in questo periodo di attività possiamo dire che si tratta di un'esperienza davvero positiva. Si tratta di una iniziativa che funziona e aiuta davvero le famiglie che vi sono ospitate inoltre permette anche di conoscere le reali esigenze di queste persone. Molti purtroppo si vengono a trovare in difficoltà economiche anche perché la situazione di salute dei loro bambini, che non vogliono o possono lasciare soli, li costringe ad abbandonare il proprio lavoro.

Purtroppo sono in molti a perdere l'occupazione che avevano nella città di origine. A questo si aggiunga anche il costo del vitto e le piccole spese correnti. Proprio per risolvere almeno in parte a queste esigenze abbiamo siglato proprio in questi giorni un accordo con il Banco Alimentare».

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