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Caso Ciancimino, lo scontro tra Procure si avvia all'archiviazione

Con la testimonianza del procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari, il Csm ha completato il giro di audizioni. Tutti hanno confermato che gli attriti tra gli uffici giudiziari di Palermo e del capoluogo nisseno sono rientrati. Il fascicolo era stato aperto dopo l'arresto del figlio dell'ex sindaco boss

Si avvia all'archiviazione il fascicolo sullo scontro tra le Procure di Palermo e Caltanissetta aperto dal Csm in seguito alle polemiche legate all'arresto, disposto dai pm del capoluogo siciliano, di Massimo Ciancimino, il figlio dell'ex sindaco boss di Palermo aspirante pentito, in manette per calunnia all'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro e indagato anche per l'esplosivo trovato nella sua casa al centro di Palermo. Con l'audizione del procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, sono state concluse tutte le audizioni sul caso, iniziate qualche mese fa con la testimonianza del procuratore antimafia Piero Grasso. Tutti i magistrati sentiti hanno confermato che, se divergenze ci sono state, queste sono state superate. Di conseguenza la via dell'archiviazione del fascicolo sembra la più probabile.
L'audizione del procuratore capo di Caltanissetta, Sergio Lari, uno dei protagonisti della polemica esplosa nei mesi scorsi all'indomani dell'arresto di Ciancimino junior, è durata poco meno di due ore. Lari parlando dei contrasti tra le due procure sorti dopo il fermo di Massimo Ciancimino, disposto ad aprile dalla Procura di Palermo per calunnia aggravata nei confronti dell'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro ha sottolineato che si tratta di una «vicenda chiarita. Già davanti alla Direzione nazionale antimafia -ha spiegato Lari al Csm - i contrasti erano stati superati e la vicenda chiarita».
Anche il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, ascoltato lunedì, aveva affermato che le due Procure «stanno collaborando» e che il provvedimento di fermo, il giovedì prima di Pasqua, di Ciancimino junior non era stato comunicato ai colleghi di Caltanissetta per la concitazione del momento. Il fermo era stato infatti deciso in poche ore data la partenza di Ciancimino per la Francia nel periodo di Pasqua. «Ma non c'era volontà di invasione di campo nell'inchiesta della procura nissena» aveva detto ieri Messineo.
Il caso era nato perché sulle bugie di Ciancimino stava già indagando la procura di Caltanissetta quando i pm di Palermo, a sorpresa, avevano disposto l'arresto dell'aspirante pentito per la calunnia a carico di Gianni De Gennaro. Di qui lo stupore dei colleghi di Caltanissetta, che si erano sentiti «scippati» dell'inchiesta che stavano conducendo, stupore espresso anche in alcune interviste.

Inevitabile l'apertura del fascicolo che adesso però sembra aver preso la via dell'archiviazione.

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