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Catania, spari in centro: grave ragazza

Sparatoria all'ora di pranzo in piazza Dante, nel centro della città etnea. Un proiettile vagante ha colpito una studentessa di 34 anni, Laura Salafia. L'obiettivo dell'aggauto era Maurizio Gravino, 40enne affiliato del clan degli Zuccaro, rimasto ferito in modo grave

Catania, spari in centro: grave ragazza

Catania - Ferita gravemente da una pallottola vagante. Una studentessa universitaria 34enne, Laura Salafia, è rimasta gravemente ferita nella tarda mattinata di oggi a Catania nel corso di una sparatoria. La ragazza, che si trovava in piazza Dante, vicino alla facoltà di Lettere, è stata colpita da una pallottola vagante destinata a Maurizio Gravino, 40enne affiliato al clan degli Zuccaro, rimasto a sua volta ferito in maniera grave. Per la donna, trasportata di corsa all’ospedale Cannizzaro, i medici non hanno sciolto la prognosi. L’uomo, ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele, è attualmente sottoposto a un intervento chirurgico per cercare di estrarre i tre proiettili che i sicari hanno esploso contro di lui.

Spunta l'ipotesi di una faida interna Una risposta all’uccisione di Maurizio Signorino, 52 anni, ucciso il 24 giugno scorso a Catania con un colpo di rivoltella alla nuca. Sarebbe questa la pista privilegiata da investigatori e magistrati che indagano sulla sparatoria avvenuta davanti l’ex monastero dei benedettini del capoluogo etneo. Il vero obiettivo dei sicari, entrati in azione in strada, era Signorino, elemento non di spicco della criminalità organizzata ma che è cognato del presunto boss Nino Testa.

Secondo la ricostruzione della squadra mobile e della Dda di Catania, la sparatoria sarebbe un tentativo di "pulizia interna" alla stessa cosca Santapaola, che è ’aggredità da clan rivali e ’dilaniatà da faide di potere tra affiliati della stessa "famiglia". 

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