Stile

C'era una volta il Touring club E ora è tutto nuovo

Ha in gestione tre villaggi, propone ai soci hotel speciali. Sullo scontrino i consigli per viaggi e itinerari

Marco Lombardo

Provate a chiudere gli occhi e immaginare il Touring Club. Esatto: non è quello che pensate. Certo, ad entrare per esempio nella sede di Corso Italia a Milano, ci si ritrova tra scaffali pieni di libri che ricordano un po' il Novecento. Ma guardando veramente dentro si scoprono innovazione e nuova identità davvero sorprendenti. E allora, innanzitutto: il Touring Club Italiano non è un pigro ente statale, ma un un'associazione privata senza scopo di lucro «che si impegna per uno sviluppo di qualità del turismo, del tempo libero e dell'accoglienza come occasioni di evoluzione personale e collettiva, in termini culturali, sociali ed economici, secondo principi di sostenibilità e collaborazione». Tutto questo in più di 120 anni di storia, passato a promuove il nostro Paese attraverso la regola delle tre «C»: Community (ovvero appartenenza alla prima Comunità di Viaggiatori fin dal 1894), Convenienza (accesso ad oltre 11.000 opportunità di sconto), Cultura (contenuti multimediali grazie al magazine mensile e a tutte le attività digital e social). In pratica un'attività che negli ultimi anni ha avuto una trasformazione radicale, culminato nel piano di sviluppo varato nel 2015 per portare l'associazione nel futuro. E dunque, appunto, vi sorprenderà (e ci ha sorpreso) sapere quello che il Touring può fare adesso per noi, compreso l'assistenza per l'acquisto dei biglietti di viaggio così come la gestione di tre villaggi ecosostenibili - alle Isole Tremiti, a La Maddalena e a Marina di Camerota - nei quali i soci posso accedere come una parte dei loro privilegi. Già, perché la quota associativa - che ora ha 365 giorni di validità dal momento in cui la si sottoscrive - garantisce dei plus che solo i soci del Touring Club hanno: tipo convenzioni con le più importanti catene alberghiere e Tour Operator, oppure l'accesso esclusivo ai 70 luoghi «Aperti per Voi» come il Palazzo del Quirinale, Palazzo della Farnesina, il Teatro della Reggia di Caserta, l'Archivio di Stato di Milano, garantito da 3.300 volontari. E non solo questo.

Così non è un caso che i soci siano diventati 280 mila e che le attività digital abbiano fatto salire esponenzialmente gli accesso al sito internet, con 4 milioni e mezzo di utenti. E che molto sia cambiato lo dimostra anche l'accordo con Epson, l'azienda che produce stampanti e registratori di cassa, per il progetto «Exposition», iniziativa di geo-marketing in mobilità che trasforma lo scontrino in veicolo di informazione e promozione. In pratica, grazie a un ecosistema digitale, ogni volta che nel negozio Touring avviene un pagamento, sulla ricevuta vengono suggeriti tre eventi o itinerari da poter gustare in prossimità. Consigli tra viaggio e cultura che aggiungono all'esperienza tradizionale un tocco di tecnologia applicata al tempo libero.

E che dimostrano appunto che al Touring Club la polvere del tempo è stata spazzata via.

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