Ciclismo

Cronometro, niente miracolo per Ganna. Trionfa Evenepoel, primo belga nella storia

Nonostante una prova maiuscola dell'azzurro, il campione belga mette una prestazione impressionante, riuscendo a battere lo specialista per soli 12 secondi. A completare il podio il 19enne britannico Tarling, che precede un deludente Van Aert e un buon Cattaneo

Fonte: Twitter (@UCI_cycling)
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)
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A quanto pare, non è sempre domenica. Dopo aver messo una rimonta commovente negli ultimi giri sul velodromo di Glasgow, vincendo un oro nell’inseguimento individuale, Filippo Ganna deve piegare la testa, battuto di 12 secondi da uno scatenato Remco Evenepoel. Gara comunque impressionante dei due specialisti, che rifilano quasi un minuto alla sorpresa di giornata, il giovanissimo britannico Joshua Tarling, che completa il podio. Per la prima volta nella storia un belga vestirà la maglia iridata della gara contro il tempo. Dopo aver perso male la prova in linea pochi giorni fa ed aver dovuto assistere al trionfo del rivale Mathieu van der Poel, il 23enne belga è partito forte, chiudendo con rabbia ed infliggendo due secondi a Ganna proprio sulla salita finale, quella che portava al castello di Stirling. Prova davvero maiuscola quella del belga, che ha risposto da grande campione ad un azzurro in grande condizione.

La lunga attesa

Come succede sempre nelle cronometro, c’è parecchio da attendere prima di vedere sulle strade scozzesi i favoriti per la maglia iridata, che partiranno tutti dalle 16:40 in avanti. Se tutti i tifosi azzurri avranno gli occhi puntati sul nostro Filippo Ganna, ansioso di doppiare l’oro nell’inseguimento individuale, non sarà affatto semplice, visto che tutti gli specialisti delle corse contro il cronometro saranno al via, tranne il trionfatore del Tour de France Jonas Vingegaard. Occhio, quindi, ai delusi della gara in linea, con il duo belga Wout van Aert-Remco Evenepoel, il cannibale sloveno Tadej Pogacar e qualche outsider, dal duo svizzero Küng-Bissegger ed il campione uscente, il norvegese Tobias Foss. I 78 candidati all’iride saranno impegnati in un circuito da compiere una sola volta e che si snoda attorno al castello di Stirling. Lunghezza non indifferente, 47,8 chilometri ma quasi tutto in pianura: il finale, però, andrà interpretato al meglio, visto che si chiude con una salita lunga 750 metri con pendenza media del 6% su un infido pavé.

Filippo Ganna bici instagram
Fonte: Instagram (@gannafilippo)

Le speranze dei padroni di casa sono riposte in gran parte nel giovanissimo Joshua Tarling, che a soli 19 anni si è già guadagnato un posto da professionista con la Ineos. Dopo aver sorpreso tutti l’anno scorso a Wollongong, laureandosi campione del mondo juniores, potrebbe essere una delle sorprese del giorno. Secondo gli esperti assomiglia a Ganna e la sua potenza potrebbe essergli utile nei lunghi rettilinei scozzesi. Un minuto e 20 secondi dopo l’inglese parte proprio Wout van Aert, ansioso di diventare il primo belga a vestire l’iride della cronometro. Uno alla volta da Stirling partono i primi specialisti, incluso lo statunitense Brandon McNulty e il portoghese Joao Almeida, che ha dimostrato al Tour di potersela cavare anche contro il cronometro.

Wout van Aert partenza Twitter
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

Al primo intermedio l’inglese Tarling dimostra di essere in forma, mettendosi dietro l’esperto danese Kasper Asgreen e l’azzurro Mattia Cattaneo, dietro di 25 secondi. Vista la concorrenza, sarà difficile per il cronoman bergamasco chiudere con un risultato maiuscolo ma il ciclista della Soudal-QuickStep sembra determinato a dare il tutto per tutto. Al primo intermedio, ecco la prima sorpresa: Wout van Aert è partito piano e chiude al primo intermedio con ben 28 secondi di ritardo. Dopo i due argenti del 2020 e 2021, certo non la partenza ideale per il campione belga. Quando prendono il via Ganna, Pogacar, l’idolo di casa Geraint Thomas e Remco Evenepoel il palcoscenico è pronto per l’ora allo stesso tempo più lunga e più veloce dell’anno. A questo punto non resta che aspettare.

Tarling vola, Ganna c’è

Thomas ed Evenepoel si stanno preparando per prendere parte alla Vuelta ma difficile che provino a risparmiare le energie in una gara tanto importante. Alle 17 prende il via il norvegese Foss, chiudendo il parco dei partecipanti: resta da capire quali saranno le strategie pensate per questa cronometro, come avranno deciso di distribuire lo sforzo lungo il percorso, per evitare di arrivare sulla salita finale a corto di energie. Quando i favoriti iniziano ad arrivare al primo intermedio, finiscono uno dopo l’altro dietro al giovanissimo Tarling, che sembra essere partito col botto.

Tarling 2 Twitter
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

Pogacar finisce dietro anche all’azzurro Cattaneo ma è decisamente troppo presto per capire se sia solo tattica; molto meglio aspettare il secondo intermedio, ben oltre la metà del tracciato, prima di esprimere i primi giudizi. A mettere tutti d’accordo, ci pensa Top Ganna, che fa segnare il nuovo primato sull’intermedio, chiudendo ad una media di oltre 54 km/h, rifilando sei secondi al britannico. Attesa spasmodica per gli ultimi tre: Evenepoel chiude con un tempo interessante, di soli quattro secondi dietro all’azzurro. Decisamente peggio Stefan Kung, con il passista svizzero che chiude dietro di ben 40 secondi.

Tarling cronometro Twitter
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

Il giovane britannico continua a spingere come un forsennato, rifilando un distacco impressionante a Rohan Dennis e a Mattia Cattaneo, dietro già di un minuto. Wout van Aert conferma che questa, decisamente non è la sua giornata, finendo di pochi centesimi dietro al bergamasco. A meno di crolli nel finale di corsa, oggi chiunque voglia prendersi la maglia iridata dovrà fare i conti con il diciannovenne gallese. Filippo Ganna non sembra particolarmente preoccupato, continua con la sua posizione aerodinamica e riprende il ciclista australiano partito un minuto e 20 secondi prima di lui. McNulty chiude al secondo intermedio facendo meglio di tutti ma sempre 46 secondi dietro al gallese volante, che sta continuando a spingere un bel rapporto pesante. Al terzo intermedio ha perso qualche secondo nei confronti di Dennis; vedremo se soffrirà o meno nel finale.

Filippo Ganna partenza Twitter
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

Tarling riesce a chiudere faticando un po’ sulla salita finale ma per poco non riprende l’azzurro Cattaneo: il gallese chiude con un eccellente 56’07”, con una media superiore ai 51 Km/h, mentre il bergamasco è dietro di 1’09” nei confronti del britannico. Non sarà semplice per nessuno riuscire a battere il promettente ciclista di casa. Wout van Aert recupera molto nel finale ma chiude comunque con il secondo tempo, ben 49” dietro. Nel frattempo, più dietro, Ganna se la ride: al secondo intermedio Ganna ha incrementato il vantaggio nei confronti di Tarling da 6 a 13 secondi. La gioia dell’azzurro dura però molto poco: quando passa Remco Evenepoel ci si rende conto che il belga sta andando fortissimo. 16 secondi recuperati al campione azzurro, molto meglio di tutti: il 27enne italiano dovrà fare un mezzo miracolo per riuscire a scippargli l’iride.

Ganna allenamento Twitter
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

Stavolta niente rimonta

Al traguardo di Stirling Brandon McNulty conferma di aver fatto una ottima cronometro, scippando il secondo posto a Van Aert e chiudendo a 39 secondi da Tarling ma gli occhi di tutti sono puntati sul duello a distanza tra Ganna ed Evenepoel. Quando gli fanno sapere che il belga sta volando, l’azzurro sembra cambiare marcia e riprende anche un campionissimo come Pogacar, che oggi non sembra al massimo della condizione. Al terzo intermedio il campione azzurro allunga di un paio di secondi nei confronti del britannico ma il tempo che interessa più a tutti è quello che farà segnare Evenepoel. L’orgoglio dello sloveno lo spinge a tenere il passo di Ganna, senza mettersi in scia per non essere punito dai giudici. Lo sforzo dell’azzurro paga, ma la distanza nei confronti del belga è sempre importante, 11 secondi.

Evenepoel Twitter cronometro
Fonte: Twitter (@UCI_cycling)

Il finale di Ganna è commovente, con uno sforzo clamoroso sul pavé della salita, da farsi comunque a tutta, sperando che Evenepoel abbia un minimo di crisi. Comunque una corsa incredibile quella dell’azzurro, che ha messo una prestazione davvero convincente. Ganna chiude con 55’31”, 36 secondi meglio del britannico, che comunque chiuderà sul gradino più basso del podio. Il pistard arriva al traguardo stremato ma chissà se basterà per mettersi alle spalle un Evenepoel che sembra andare davvero come un treno. Il belga è determinato anche nel finale e, poco alla volta, le speranze dei tifosi azzurri evaporano. Oggi, davvero, non ce n’era per nessuno. Per la prima volta nella storia un ciclista belga è il più veloce nella gara contro il tempo: fa meglio di Ganna di 12 secondi, rispondendo colpo su colpo al tentativo di forcing dell’azzurro. Applausi comunque per lui, che ha fatto il massimo in un finale che certo non si addiceva alle sue caratteristiche. Chapeau.

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