Ciclismo

Follia al Tour de France, maxi caduta per colpa di un selfie

A 130 chilometri dal traguardo della tappa forse decisiva del Tour de France a causare un'enorme caduta nel gruppo è uno spettatore che, per farsi un selfie, ha tirato giù il gregario della maglia gialla. Sotto accusa l'organizzazione

Fonte: Twitter (@LeTour)
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Follia al Tour de France, maxi caduta per colpa di un selfie

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Ci si era andati vicini parecchie volte negli ultimi giorni e, alla fine, lo scatenato pubblico del Tour de France l’ha combinata grossa. Se ultimamente si era più volte chiesto a gran voce la presenza delle transenne almeno nei punti critici, l’ultima delle tre tappe alpine che, probabilmente, decideranno il vincitore della Grande Boucle ha riservato un incidente quasi inspiegabile. A 128 chilometri dall’arrivo sul Monte Bianco, enorme caduta nel bel mezzo del peloton che vede coinvolti parecchi ciclisti di punta, incluso il gregario numero uno della maglia gialla, lo statunitense Sepp Kuss. I due rivali per la maglia gialla, Vingegaard e Pogacar, la scampano per pura fortuna ma sulle strade della Savoia è il caos assoluto.

La gara viene più o meno neutralizzata e ci si inizia a preoccupare per la salute dei ciclisti coinvolti. Quando si diffonde la ragione che ha causato questa caduta di massa, il clima cambia e non poco. Il colpevole, stavolta, è uno spettatore che, evidentemente a caccia di un selfie memorabile, ha sporto il braccio, colpendo in pieno proprio Sepp Kuss, facendolo rovinare a terra. Un incidente assurdo, incomprensibile, specialmente visto che stiamo vivendo forse la tappa chiave della gara ciclistica più importante al mondo.

Colpa degli organizzatori?

Non è certo la prima volta che i dirigenti delle varie squadre si lamentano per l’eccessivo entusiasmo del gran pubblico che, come da tradizione, si assiepa a lato delle strade attraversate dal Tour. Qualche giorno fa per poco una delle enormi bandiere tanto comuni per le strade francesi non aveva colpito in pieno i ciclisti mentre passavano. Altre volte, invece, erano stati gli spettatori stessi a richiamare all’ordine, talvolta in maniera anche brusca, gli esagitati che aspettavano fino all’ultimo secondo per togliersi di mezzo al passaggio dei corridori. Stavolta, invece, il gesto inconsulto è stato troppo rapido per evitare il patatrac. Per fortuna non ci sono state conseguenze pesanti per nessuno dei ciclisti coinvolti, un sollievo dopo che la tappa di sabato aveva visto una serie di ritiri per cadute molto dolorosi, incluso l’idolo del pubblico transalpino Romain Bardet. Il tempismo, invece, non è proprio il massimo per l’ASO, la potente organizzazione del Tour.

Tour 2023 tappa 14 pubblico
Fonte: Twitter (@LeTour)

Dopo che sono stati costretti ad espellere dal Tour i fotografi ed i motociclisti colpevoli di essersi messi davanti a Tadej Pogacar proprio quando, a 500 metri dall’ultimo GPM, aveva lanciato l’attacco contro la maglia gialla. Nelle prime tappe del Tour, invece, a causare più di un grattacapo erano stati certi idioti che, chissà per quale ragione, gettavano sulla strada delle puntine per forare i tubolari delle bici dei corridori. Visto che la madre degli imbecilli, purtroppo, non ne vuole proprio sapere di non rimanere incinta, impossibile riuscire ad evitare che gesti del genere non si ripetano. Un minimo più di attenzione, però, considerato che il Tour de France, nel bene o nel male, è seguito da tutto il mondo, sarebbe opportuno.

Un vero peccato, visto che, in quanto a spettacolo, la Grande Boucle quest’anno non ci sta facendo mancare proprio niente.

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