Cultura e Spettacoli

Cinema, la Cina ridimensiona "Avatar" per aiutare Confucio

Il kolossal di Cameron, che anche in Asia sta battendo tutti i record d'incasso, sarà proiettato solo nella versione tradizionale. Secondo
i blogger la decisione è politica ma anche economica: il governo vuol sostenere le produzioni nazionali, come il film sul filosofo

La Cina ha deciso di bloccare le proiezioni della versione su pellicola normale, in due dimensioni (2D), del film «Avatar» nonostante il grande successo che sta riscuotendo presso il pubblico in tutta la Cina. Lo rende noto la stampa cinese, che spiega che la versione tridimensionale (3D) e quella 3D su schermi Imax continueranno a essere proiettate. Secondo il tam-tam su Internet, la principale piattaforma di espressione dell'opinione pubblica cinese, la decisione è stata presa per ragioni commerciali ma anche per ragioni politiche. Da un lato, affermano i blogger, «Avatar» è considerato «pericoloso» per il suo contenuto e dall'altro il governo ritiene necessario dare ossigeno alla produzione cinematografica nazionale e in particolare alla biografia «politicamente corretta» del filososo Confucio messa in scena dal regista Hu Mei. Il quotidiano «Apple Daily», di Hong Kong, sostiene che la direttiva è venuta direttamente dal Dipartimento centrale della propaganda del Partito comunista cinese.
«Avatar», il già pluripremiato film di James Cameron, racconta la storia della popolazione originaria del pianeta Pandora che si batte contro i colonizzatori terrestri, venuti per impadronirsi con la forza delle sue risorse naturali. Nella vicenda il governo di Pechini potrebbe vedere un riferimento alle minoranze etniche della Cina, i tibetani e gli uighuri, o anche alle requisizioni forzate di terre nelle campagne e di vecchie case di abitazione nelle città, che vengono demolite per far posto ai centri commerciali e ai complessi residenziali di lusso, settore trainante del miracolo economico cinese.
Dal punto di vista commerciale, «Avatar» ha investito con la forza di uno tsunami il mercato dell'intrattenimento cinese, incassando dal 4 gennaio ad oggi 530 milioni di yuan, cioè la cifra più alta nella storia del cinema in Cina. Il film di Cameron ha stracciato non solo gli altri kolossal stranieri come «2012», sparito dalle sale dopo l'arrivo della saga del pianeta Pandora, ma anche i più popolari film cinesi, come quelli con l'attore hongkonghese Jackie Chan e quelli del regista Zhang Yimou. Nelle comunicazioni inviate ai proprietari delle sale dalla China Film Group Company, che distribuisce «Avatar» in Cina, si afferma che è necessario «far posto» al film su Confucio, che uscirà nelle sale il 23 gennaio.
Le proiezioni in 2D di Avatar, sempre secondo le disposizioni della Cfgc, devono terminare il 22 gennaio. Secondo il quotidiano «China Daily», in tutta la Cina, Avatar cederà il passo a Confucio in oltre 1.600 sale, mentre quelle dotate di 3D e di 3D Imax, che sono circa 700, continueranno a proiettarlo.
Secondo le programmazioni annunciate nei giorni scorsi dalle sale, le proiezioni in 2D dovevano proseguire fino alla seconda settimana di febbraio.

Una fonte dell'«Apple Daily», il quotidiano di Hong Kong, sottolinea che non esiste una versione in 3D del film su Confucio.

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