Cultura e Spettacoli

Cinema, a febbraio via alle riprese del «Dracula» 3d di Dario Argento

L'ultimo film del regista romano entrerà in produzione a febbraio in Ungheria e verrà girato in lingua inglese

Entrerà in produzione a febbraio in Ungheria e verrà girato in lingua inglese il nuovo progetto di Dario Argento, «Dracula» 3d, come riporta «Variety». La pellicola sarà coprodotta dallo spagnolo Enrique Cerezo. La co-produzione guidata da Roberto Di Girolamo e Gianni Paolucci della Multimedia Film Prods vede coinvolta anche la francese Les Films de lAstre di Sergio Gobbi.
Dario Argento, nasce a Roma il 7 settembre 1940, ed è uno sceneggiatore, regista e produttore cinematografico italiano. Uno degli autori italiani - si legge sul sito wikipedia - più noti ed apprezzati all'estero (soprattutto in Francia, Giappone e Stati Uniti), meno in Italia, è conosciuto come maestro del brivido, avendo dedicato al cinema thrilling la sua produzione registica, che, infatti, annovera quasi esclusivamente film gialli e horror. Dotato di un stile personale inconfondibile, fin dall'esordio Argento trasfonde nelle sue opere le sue ossessioni, cinefile e personali, concentrandosi sui meccanismi della suspense e della paura e sulla rappresentazione della morte, secondo un linguaggio molto simile a quello di Alfred Hitchcock e, per certi versi, dei fautori della Nouvelle Vague. Almeno inizialmente predilige un approccio realistico, nel quale la presenza della morte è percepibile ed incombe sempre come un evento pronto ad irrompere e sconvolgere la vita da un momento all'altro. Il terrore viene indotto attraverso un'atmosfera carica, inquietante ed incerta. Queste scelte iniziali verranno in seguito sconvolte completamente dal regista, allestendo pellicole nelle quali viene esplorato tutto il campionario del soprannaturale, demoni, streghe, fantasmi.

Progressivamente, infatti, Argento sacrificherà la «tecnica», mettendola in secondo piano pur senza rinunciarvici del tutto, per dedicarsi quasi esclusivamente alla rappresentazione del macabro, dell'efferatezza, del particolare raccapricciante, che se da un lato trova schiere di fan tra il pubblico giovane, dall'altro lo allontana ulteriormente da quella parte di pubblico che aveva apprezzato i suoi primi lavori.

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