Cinema

Assassinio sull'Orient Express, quando Johnny Depp rischiò di essere licenziato

Dopo le accuse mosse da Amber Heard contro di lui, Johnny Depp ha rischiato di essere licenziato dal film tratto da Assassinio sull'Orient Express

Assassinio sull'Orient Express, quando Johnny Depp rischiò di essere licenziato

Tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie, Assassinio sull'Orient Express è il primo lungometraggio di una saga cinematografica diretta da Kenneth Branagh, che interpreta anche l'investigatore protagonista, Hercule Poirot. La pellicola, che va in onda questa sera alle 21.20 su Rai 2 - per offrire un'alternativa a coloro che non stanno seguendo Sanremo 2024 - è stata anche la prima in cui Branagh si è dovuto scontrare con problemi esterni del suo cast, che hanno messo a repentaglio la riuscita e l'uscita stessa del film.

Assassinio sull'Orient Express, la trama

Hercule Poirot (Kenneth Branagh) ha bisogno di una pausa: l'investigatore più famoso d'Occidente ha appena risolto un caso a Gerusalemme e vorrebbe solo poter tirare po' il fiato prima di rimettersi al lavoro. I suoi desideri, però, non possono essere realizzati, perché l'uomo viene subito richiamato a Londra per risolvere un nuovo enigma. Proprio per poter arrivare nella capitale inglese in breve tempo, Poirot accetta un "passaggio" sull'Orient Express, grazie alla complicità dell'amico Bouc (Tom Bateman), che gli trova una cabina libera su un treno dato come esaurito. L'idea di poter fare un viaggio tranquillo fino a Londra, però, muore immediatamente quando Poirot scopre che a bordo del mezzo di trasporto c'è anche Ratchett (Johnny Depp), un uomo sgradevole con la fama di criminale che chiede a Poirot di fargli da guardia del corpo. Proposta che l'uomo rifiuta. La mattina successiva, però, Ratchett viene trovato morto e Poirot sarà chiamato a indagare su tutti i passeggeri a bordo che avrebbero potuto avere un movente contro Ratchett.

I problemi con Johnny Depp

Il 2016 sarà difficilmente un anno che Johnny Depp ricorderà con piacere. Non solo è stato l'anno in cui ha perso sua madre, ma è anche l'anno in cui la ex moglie Amber Heard ha reso pubbliche le sue accuse di violenza domestica contro l'attore di Pirati dei Caraibi. Mentre Depp piangeva ancora per la perdita della madre, il mondo social era esploso in una bolla di indignazione e accuse. Nonostante Depp non abbia mai fatto a meno di una fetta di pubblico che gli è sempre rimasta fedele, dopo le accuse di Amber Heard il popolo dei social e del web aveva già preparato la sua condanna. Johnny Depp, che era sempre stato un attore molto amato, noto anche per le sue opere benefiche e filantropiche, veniva dipinto come un mostro violento, irascibile, che aveva distrutto la vita di quella che all'epoca era ancora sua moglie.
Il 2016, inoltre, era un anno in cui il #MeToo era un movimento ancora abbastanza "nuovo" nell'immaginario collettivo del grande pubblico: perciò tutti erano pronti a fare guerra a Hollywood, diventata il nido di pervertiti e molestatori. Non c'era bisogno della giusizia, delle prove, di un processo: il pubblico aveva già deciso che, dopo le accuse, Johnny Depp andava cancellato. Perciò quando nel settembre del 2016 la testata Deadline annunciò che Johnny Depp sarebbe entrato a far parte del cast di Assassinio sull'Orient Express il pubblico si rivoltò in massa e sui social cominciarono ad apparire post contro il film, con la determinazione a boicottarlo. Ad esempio, in un post di X si legge: "Il nuovo (film di) Johnny Depp Assassinio sull'Orient Express non è difficile da boicottare, perché è robaccia"

In molti hanno chiesto che fosse licenziato dal film, sebbene la sua parte non fosse molto estesa, dal momento che il suo personaggio è quello della vittima che apre il caso. Ma questo non bastava ai fan arrabbiati, ai giudici di internet che avevano già deciso dove risiedesse la verità. Tuttavia Kenneth Branagh non si lasciò convincere da queste spinte, né tantomeno la casa di produzione voleva sfidare la legge con un licenziamento senza giusta causa. Così Johnny Depp è rimasto nel cast del film, anche se è stato "rimproverato" lo stesso dal suo regista, stando a quello che si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, per essersi presentato ubriaco sul set. In quel caso specifico Branagh gli disse che o cambiava atteggiamento o sarebbe stato licenziato e, in quel caso, la "giusta causa" sarebbe stata evidente a chiunque. A causa della sua situazione legale contro Amber Heard che non si sarebbe conclusa fino al 2022 (quando Depp vinse la causa per diffamazione), i fan chiesero anche il licenziamento dell'attore dalla saga di Animali Fantastici e dove trovarli. In quel caso, J.K. Rowling difese la presenza di Depp ed egli prese parte sia al primo capitolo della saga, sia al secondo, I crimini di Grindelwald. Fu però costretto a dimettersi prima del terzo episodio. Proprio in merito al boicottaggio subito, Johnny Depp ha parlato al Festival di Cannes nel 2023, dopo la presentazione di Jeanne Du Barry - La favorita del re, e, stando a quanto riportato da Variety, ha detto: "Se mi sono sentito boicottato da Hollywood? Ecco, non dovresti trovarti a pensare cose come: 'No. Niente di tutto questo sta accadendo. È solo uno strano scherzo.

' Quando ti viene chiesto di dimetterti da un film che stai giurando per una questione di frasi dette a caso, sì, ti senti boicottato."

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