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Due nel mirino, la difficoltà di girare con animali selvaggi

Due nel mirino è un film d'azione con Mel Gibson e Goldie Hawn che, tuttavia, ha un risvolto inaspettato: gli animali selvaggi

Due nel mirino, la difficoltà di girare con animali selvaggi

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Uscito nel 1990 per la regia di John Badham, Due nel mirino è il film d'azione in onda mercoledì sera alle 21.04 sul canale 20 Mediaset.

Due nel mirino, la trama

Rick Jarmin (Mel Gibson) è un uomo che ha cercato di cambiare la società testimoniando più di una volta contro crudeli e spietati trafficanti di droga. Nonostante rientri nel servizio di protezione testimoni dell'FBI, l'uomo non vive una vita tranquilla: è costretto a guardarsi sempre le spalle e a cambiare ripetutamente casa e città, per paura di essere rintracciato da coloro che ha denunciato e che non vedono l'ora di vendicarsi. Un giorno il protagonista si imbatte in Marianne Graves (Goldie Hawn), sua ex fidanzata che non ha ancora superato i suoi sentimenti. Rick cerca di fuggire, perché non vuole mettere la donna in pericolo e farla finire nello stesso bersaglio che insegue lui ormai da tempo immemore. Ma le cose non si mettono affatto come previsto e forse Rick non è poi così bravo a seminare qualcuno che vuole trovarlo.

Cosa c'entrano gli animali selvaggi?

La lavorazione di Due nel mirino ha spinto i due attori protagonisti a prendere decisioni importanti che hanno comunque influenzato la riuscita dell'intero progetto. Ad esempio, come si legge sul sito dell'Internet Movie Data Base, Goldie Hawn non era così propensa a fare la controfigura di se stessa e ad accettare di fare degli stunt molto pericolosi. L'attrice, infatti, temeva non solo di correre dei rischi, ma anche che le prove richieste come stunt avrebbero finito con l'avere il sopravvento, sopraffacendola e rendendole più difficile il suo lavoro. Fu la co-star Mel Gibson a convincerla comunque a fare da sé, senza bisogno di una controfigura e, in effetti, Goldie Hawn finì con l'amare tantissimo la sua esperienza da stunt-woman, al punto che alla fine della lavorazione chiese alla troupe di poter portare a casa la sua giacca da stunt-woman e nel 2017 esponeva ancora questo cimelio accanto alla statuetta dell'Oscar ottenuto come migliore attrice nel 1970 per il film Fiore di Cactus.

Tuttavia la lavorazione di Due nel mirino dovette andare anche incontro alla difficoltà di dover includere nelle scene alcuni animali selvaggi. Nel commento presente nel DVD del film si legge come la scena dello zoo abbia richiesto un grande lavoro. Si trattava di un set largo quasi ventotto metri e lungo circa centosette, che lo rese il più grande set realizzato in uno studio di Vancouver. La costruzione fu affidata allo scenografo Philip Harrison, che arrivò a portare sul set anche tre tipo diversi di sabbia, uno dei quali proveniva addirittura dall'Oregon. I tre tipi di sabbia vennero miscelati insieme e poi setacciati, di modo che fossero scevri di qualsiasi materiale potesse essere pericoloso per gli animali, visto che questo mix di sabbie serviva per essere messo alla base delle gabbie. E proprio gli animali selvatici sono stati una grande sfida per il regista John Badham, che in un'intervista riportata da IMDB ha detto: "Nessun animale è semplice da dirigere. Non leggono la sceneggiatura. È una specie di caos controllato e tu devi essere davvero, davvero pronto a catturare qualunque cosa eccitante che potrebbe accadere. Allo stesso tempo, però, devi essere pronto a scendere a patti con cose che possono essere pericolose, perché quelli erano animali selvaggi e possono farti davvero male." Questo vuol dire che sul set tutti coloro che lavoravano al film - staff, troupe e attori - dovevano sempre prestare molta attenzione quando avevano a che fare con gli animali, anche perché le gabbie sul set erano state costruite in gesso.

Gli animali presenti sul set erano un leone, un babbuino, un'iguana, un varano lungo due metri, un pitone di più di tre metri, tre giaguari, quattro alligatori, sei tigri, sei scimpanzé e venticinque tipi di pappagalli.

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