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Nati con la camicia, così il film omaggia Bud Spencer e prende in giro 007

Dopo il western e il poliziesco, Bud Spencer e Terence Hill prendono di mira anche lo spy-movie: la verità dietro Nati con la camicia

Nati con la camicia, così il film omaggia Bud Spencer e prende in giro 007

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Nati con la camicia, così il film omaggia Bud Spencer e prende in giro 007

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Bud Spencer e Terence Hill sono stati un duo cinematografico che ha saputo creare un vero e proprio fenomeno all'interno della cornice più ampia del cinema italiano: un duo di interpreti che ha collaborato in moltissimi progetti diventati poi cult, tra cui anche Nati con la camicia, pellicola che torna stasera in tv, alle 21.30 su Rete 4, canale in chiaro del digitale terrestre che sembra aver preso l'impegno di recuperare la filmografia dei due attori, per presentarli anche alle nuove generazioni.

Nati con la camicia, la trama

Doug (Bud Spencer) è appena uscito di prigione, con la fedina penale relativamente ripulita e il desiderio di godersi la sua ritrovata libertà. Rosco (Terence Hill) è un'anima errante, che ama vivere senza confini e senza regole e che è sempre riconoscibile dalla sua ambizione a girare il mondo a bordo di un paio di pattini a rotelle. I due non si conoscono e forse non erano destinati nemmeno a incontrarsi: il destino, però, li conduce nello stesso bar, nello stesso momento in cui scoppia una rissa tra criminali, nella quale intervengono e riescono ad avere la meglio. Colleghi di scazzottate e complici involontari, i due cominciano una vera e propria fuga dalla polizia che si mette sulle loro tracce: usando false identità, abilità da ventriloquo e una grande faccia tosta, i due finiscono col farsi passare, loro malgrado, per agenti segreti della CIA super esperti e preparati, che devono vedersela con un complotto internazionale volto alla creazione di un'arma che potrebbe distruggere il mondo. Ma anche i terroristi, ora, sanno l'identità di Doug e Rosco, che si troveranno a dover combattere - tra molte risate - anche per la loro stessa sopravvivenza.

I segreti dietro il film: dagli omaggi alle parodie

Nati con la camicia è un lungometraggio uscito più di quarant'anni fa, nel 1983, per la regia di E.B. Clucher, pseudonimo dietro cui si nascondeva il regista Enzo Barboni, che con Bud Spencer e Terence Hill aveva già collaborato nei film Lo chiamavano Trinità, ...continuavano a chiamarlo Trinità e I due superpiedi quasi piatti. Questa specifica si rende necessaria per sottolineare come il regista avesse già creato un terreno fertile coi suoi due interpreti, con i quali condivideva un set fatto sì di professionalità ma anche di amicizia. Una complicità intellettuale e narrativa che aveva portato questo "magnifico trio" a realizzare pellicole che sapevano inventarsi dei generi, prendendo di mira quelli che avevano più successo all'estero e, soprattutto, negli Stati Uniti d'America. Se Lo chiamavo trinità era una versione parodistica dello spaghetti western e I due superpiedi quasi piatti recuperava e scherzava sul genere poliziesco e duro che andava per la maggiore a Hollywood negli anni Settanta, Nati con la camicia punta ad essere la versione comedy dei film di spionaggio e, in particolar modo, a prendere in giro proprio il filone legato all'agente segreto per antonomasia, 007. Nello specifico, stando a quanto riporta Super Guida TV, il film prendeva in giro il James Bond reso immortale dal compianto Sean Connery. Un uomo affascinante, sempre elegantissimo, che sapeva come cavarsela in qualsiasi situazione, anche la più pericolosa, era lo specchio in cui Bud Spencer e Terence Hill guardavano per creare i loro personaggi ugualmente creativi e fantasiosi, che però utilizzavano le loro capacità soprattutto per scappare dalla legge, piuttosto che per servirla. Allo stesso modo, ci sono scene che sono chiaramente dei rimandi ai film di 007. Nella lunga sequenza in cui si vedono i criminali cercare di mimetizzarsi attraverso la divisa dei camerieri è pressoché impossibile non vedere un ponte narrativo con quanto accade nel film del 1971 Agente 007 - Una cascata di diamanti, così come la colata dorata che riempie una scena di Nati con la camicia richiama quello che avviene in Agente 007 - Missione Goldfinger. D'altra parte, il legame con James Bond è richiamato da una battuta stessa del film, quando il personaggio di Terence Hill chiede se il famoso agente 007 si sia mai preso una vacanza nel corso della sua prolifica carriera. Ma il regista E.B. Clucher non si limita ad omaggiare lo spy-movie per eccellenza, ma "coccola" anche uno dei suoi protagonisti. In una scena della pellicola, infatti, la macchina da presa "stringe" su un piano americano di Bud Spencer, e lo immortala mentre sta bevendo una birra del marchio Bud. Si tratta della marca che ispirò l'attore, all'anagrafe Carlo Pedersoli, per la scelta del suo nome d'arte.

Bud proprio come la sua marca di birra preferita, la Budweiser e Spencer, in omaggio all'attore Spencer Tracy, che adorava.

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