Cinema

Svelato il "nuovo" Superman, ma c’è incertezza per l’universo DC

Cambi al vertice per l'universo dei personaggi della DC Comics. Nel 2025 è atteso il ritorno al cinema di Superman ma la scelta dell'attore è già polemica

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Negli ultimi mesi c’è grande fermento in casa DC comics. L’eterna rivale della Marvel sta cercando di costruire un universo coeso – diviso tra cinema e tv – e di far muovere i personaggi più iconici dei fumetti in un contesto nuovo e stimolante. I risultati, però, e nonostante l’impegno, non hanno mai superato le aspettative dei fan né tantomeno della critica. A un futuro ancora incerto, oggi gli occhi sono puntati su James Gunn. L’attore, regista e sceneggiatore americano è al timone della fase 1 del DC Universe – che dovrebbe prendere il via nel 2025 – con la voglia di rilanciare il marchio e di bilanciare la sua identità in un mondo in continuo movimento. Il primo progetto del nuovo corso sarà Superman: Legacy e non sarà un sequel del film 2013 bensì un vero e proprio reboot. Quindi si cambia scenario e si cambia anche il cast. Proprio la scelta del nuovo Clark Kent e, di conseguenza, della nuova Lois Lane, ha aperto un lungo dibattito tra i fili del web sull’autorevolezza del progetto, nato dopo rumor, indiscrezioni e false piste. Più che altro, oltre a non convincere l’impianto del nuovo DC Universe – diverso in ogni forma rispetto a quello che abbiamo visto al cinema -, non piace l’idea di stravolgere quel poco di buono che fino ad ora è stato realizzato.

Proprio il film su Superman, sceneggiato da David S. Goyer (la mente dietro al Batman di Nolan) e diretto da Zach Snyder, è stato il primo tassello di un puzzle ben più grande che è proseguito con Batman V Superman, il primo film di Wonder Woman e la Justice League. A una storia cupa, dark e crepuscolare – miscela molto riuscita - è stato affiancato un attore degno di prestare il volto a Superman visto il suo grande retaggio nella cultura pop. Henry Cavill, infatti, ha convinto anche i più scettici, non solo per la sua fisicità. Ora, però, con i cambi al vertice, anche lui non è stato preso in considerazione per il nuovo corso della DC. Sarà un bene oppure è una mossa (troppo) azzardata?

Perché Henry Cavill non indosserà i panni di Superman

Il punto di non ritorno è proprio questo. Essenzialmente, la nuova era della DC al cinema è stata annunciata dallo stesso James Gunn lo scorso mese di febbraio in cui il regista ha spiegato i cambiamenti e tutte le novità, ma le critiche non sono mancate. Chi sperava in un sequel alla storia de L’uomo d’acciaio rimarrà deluso perché, nonostante Henry Cavill era apparso in diversi film del franchise – l’ultimo è stato in un cameo in Black Adam – è stato messo alla porta e licenziato dal ruolo che, di fatto, aveva lanciato la sua carriera. Sulla scelta si sono spese pagine de pagine di dichiarazioni ma il succo del discorso è presto detto. Molti media hanno parlato di licenziamento da parte di Gunn a Henry Cavill, ma invece le cose sono andate in maniera diversa. Il direttore del DCU ammette che l’attore inglese (ora in The Witcher) non è stato mai "assunto" per l’ipotetico sequel di Superman. Stessa sorte è toccata a Ben Affleck che non tornerà a essere Batman. Di base, secondo le dichiarazioni, non era previsto che i due attori tornassero a indossare i panni dei personaggi DC comics.

David Corenswet: ecco il nuovo Clark Kent

Poi l’annuncio ufficiale del nuovo film su Superman che dovrebbe arrivate nelle sale nel 2025 – sciopero sceneggiatori permettendo – e che inaugurerà la prima fase della DC, dal titolo Dei e mostri, creando un universo simile a quella Marvel, intersecando cinema e serie tv. Si parla di reboot ma anche di un nuovo approccio al superuomo che viene da Krypton. E, al posto di Henry Cavill, ci sarà David Corenswet. Poco conosciuto al cinema, l’attore ha fatto molta gavetta in tv. Ha 29 anni ed è stato visto in un ruolo di tutto rispetto in ben due serie di Netflix. È stato co-protagonista in The Politician, satira sociale di Ryan Murphy, e in Hollywood, miniserie tv che raccontata l’epoca d’oro del cinema americano sotto la forma di una favola inclusiva. Senza dimenticare il ruolo in We own this City della HBO. Per lui questo è il primo ruolo importante per il cinema. Al suo fianco ci sarà una Lois Lane di tutto rispetto interpretata da Rachel Brosnhan, vista di recente nella bellissima e straordinaria ultima stagione de La fantastica signora Maisel su Amazon Prime.

The Flash, ultimo film della "vecchia guardia"

Ci sono cambiamenti all’orizzonte ma i film già prodotti prima dell’arrivo di James Gunn sono comunque arrivati al cinema. Come Black Adam che non ha vinto la partita contro Black Panther della Marvel e il tanto atteso The Flash. Questo, di fatto, è l’ultimo lavoro della vecchia guardia e si notato tutti i difetti strutturali della pellicola. A un protagonista senza spessore e che non funziona come dovrebbe, fa seguito un film confuso, sciatto e che non riesce a ingranare fin dall’inizio. Rischiava persino di non arrivare mai al cinema, prima per i problemi legali di Ezra Miller, poi per gli scarsi risultati ai test screening che hanno convinto la casa di produzione a cancellare e rimodulare molte scene. Il risultato finale è poco interessante e gli incassi per nulla esaltanti dimostrano il grande lavoro che c’è da fare sull’universo della DC.

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Cosa c’è da sapere sull’universo di James Gunn

Ma quali sono le novità per il DCU? Al già citato Superman: Legacy c’è l’intenzione di riportare in auge tanti personaggi dimenticati. Al via The Autority, il debutto in sala di Supergirl e uno stand-alone per Swamp Thing (già adattato a serie tv ma cancellato dopo una sola stagione). Il Batman di Reeves è ancora in ballo e tornerà anche lui nel 2025, ma è previsto in contemporanea un altro film su Batman con altro attore. Si tratta di Batman: The Brave and The Bold. Sul piccolo schermo arriverà una serie animata sui Creature Commandos, una serie spin-off su Amanda Waller e una che riporterà in vita le Lanterne Verdi. Arriveranno anche una origin story su Diana Prince e un'altra per Booster Gold, tra i personaggi più amati dai fan.

Dubbi, incertezze e paure sulla nuova strada della DC

Però, c’è poco da stare allegri. Sulla carta il nuovo universo ha radici ben profonde nella tradizione dei fumetti, e lo stesso Gunn ha un’ottima conoscenza dell’argomento quindi sui contenuti non dovrebbero essere problemi. Ma i dubbi restano. Al netto di recast scellerati e reboot di cui non si sentiva la necessità, il futuro della DC non è roseo. Il rilancio al cinema si va a incasellare in un discorso ben più ampio. Non solo in un momento in cui le stesse sale sono in crisi, ma anche lo stesso mondo dei super-eroi in genere sta subendo una vera disaffezione da parte del pubblico che potrebbe provocare un effetto boomerang. Trovare spazio è possibile. Bisogna lasciare a casa la politica e il politicamente corretto e far parlare i personaggi senza filtri. Se sarà possibile, non resta che attendere.

Dopotutto mancano "appena" tre anni al primo film della fase 1.

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