Cittadini

Volete il condizionatore? Usate questi tre bonus (fiscali): come fare

Per chi stesse pensando a sostituire o rinnovare il proprio impianto di condizionamento, sono ancora attive alcune agevolazioni. Ecco quali sono e come ottenerle

Condizionatori: tre i Bonus fiscali a disposizione

Ascolta ora: "Condizionatori: tre i Bonus fiscali a disposizione"

Condizionatori: tre i Bonus fiscali a disposizione

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Come sappiamo, l’Europa ha ormai deciso di puntare con decisione su una massiccia riduzione della dipendenza dai combustibili fossili (gas in primis): in quest’ottica rientra anche la diffusione delle pompe di calore. I segnali lanciati sono diversi, a cominciare dalla direttiva Case green, in fase di discussione a Bruxelles. Non solo, secondo il “piano d’azione” Ue per le pompe di calore, e in sinergia con il piano REPowerEU, l’obiettivo dichiarato è quello di installare almeno 10 milioni di nuovi apparecchi entro il 2027, arrivando entro il 2030 ad almeno 30 milioni in più rispetto al 2020. In questo contesto, anche gli interventi sugli impianti di condizionamento possono essere agevolati, tanto più se svolti in contemporanea con l’elettrificazione dell’impianto di riscaldamento.

Le opzioni attualmente praticabili per agevolare l’installazione di condizionatori con pompa di calore vanno dal Bonus per le ristrutturazioni ordinario, al 50% (considerata la via più semplice), all’Ecobonus al 65%, al Superbonus al 90% (più complessa); ognuna di esse presenta però requisiti differenti, che è bene conoscere prima di partire con le operazioni. Esaminiamole una per una.

Bonus ristrutturazioni

Permette di ottenere la detrazione del 50% per l’installazione di condizionatori d’aria estivi, solo se con pompa di calore, anche se non ad alta efficienza. Il limite di spesa previsto in questo caso è di 96.000 euro (con sconto di imposta massimo di 48.000 euro), l’intervento deve essere effettuato su unità immobiliari residenziali e non è necessaria la sostituzione del vecchio impianto di climatizzazione invernale.

Ecobonus al 65%

Questo tipo di agevolazione si può applicare a qualunque tipologia di immobile e con detrazione massima di 30.000 euro, ma solo in caso di sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza, con un coefficiente di prestazione COP/GUE (che stanno rispettivamente per Coefficient of Perfomance e Gas Utilization Efficiency) e con un indice di efficienza energetica EER (Energy Efficiency Ratio) maggiore o uguale ai valori minimi riportati nell’allegato F del decreto del ministero dello Sviluppo economico 6 agosto 2020, cui vi rimandiamo per i dettagli.

Superbonus al 90%

Opzione praticabile ancora fino a fine anno (per questa versione dello sconto), consente un’agevolazione al 90%, considerando come intervento trainante o trainato questo tipo di lavoro, che diversamente dovrebbe rientrare fra quelle al 65%. I condomìni possono avvalersi di questa possibilità, senza particolari condizioni, fino al 31 dicembre. Per le abitazioni unifamiliari e le unità indipendenti, invece, sono diverse le condizioni da rispettare: un reddito massimo di 15.000 euro (calcolato secondo il quoziente familiare), seguito da tutte le diverse condizioni legate al Superbonus (come il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio e le asseverazioni dei requisiti tecnici e di congruità). Per le villette rientrate nel godimento del 110% fino al prossimo 30 settembre, la maxi agevolazione comprende anche questi interventi.

Adempimenti fiscali

Per quanti usufruiscano del Bonus ristrutturazioni al 50%, è sufficiente produrre il bonifico parlante e l’invio della comunicazione semplificata al portale Bonus casa dell’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori (il che non comporta la decadenza del bonus in caso di omissione).

Per chi si avvarrà invece dell’Ecobonus, oltre al bonifico parlante e all’invio al portale Ecobonus dell’Enea della scheda descrittiva dell’intervento redatta da un tecnico abilitato (sempre entro 90 giorni dalla fine dei lavori), sono necessarie sia l’asseverazione dei requisiti tecnici e della congruità delle spese sostenute, sia la conservazione delle schede tecniche delle pompe di calore installate.

Commenti