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Tramezzi, soppalchi e destinazioni d'uso: cosa cambia con il "salva casa"

Il Mit ha sottolineato che il provvedimento riguarderà le irregolarità nelle abitazioni

Tramezzi, soppalchi e destinazioni d'uso: cosa cambia con il "salva casa"

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Sanare le irregolarità edilizie lievi per modificare la destinazioni di utilizzo di un immobile, stiamo parlando degli obiettivi del pacchetto casa che è stato annunciato il 4 aprile 2024 dal ministero delle Infrastrutture, Matteo Salvini. La sanatoria vuole agire su alcune situazioni specifiche, il Mit ha infatti sottolineato che il provvedimento riguarderà le irregolarità nelle abitazioni. Il tutto potrebbe concretizzarsi in un decreto legge, servirà il via libera di Palazzo Chigi. Inoltre la premier Meloni ha affermato che “se si tratta di sanare piccole difformità, tipo alzare un tramezzo per fare due stanze, se è questo, è ragionevole”. Vediamo nel dettaglio su cosa interverrà la norma. Ecco tutte le novità.

La difformità edilizia

Ricorre spesso il termine “difformità edilizia” il quale identifica il noto abuso edilizio. Questa connotazione viene utilizzata quando un intervento viene realizzato senza seguire le procedure amministrative stabilite dalle normative, oppure quando è diverso rispetto a quanto indicato nel progetto iniziale. Inoltre gli abusi possono variare in termini di entità e gravità, pertanto sarà indispensabile esaminare il provvedimento per comprendere le eventuali azioni correttive da intraprendere.

Gli abusi

Si sta inoltre valutando l'opzione di aumentare le tolleranze costruttive dal 2% al 5%, soprattutto per gli edifici più datati, ossia quelli costruiti prima del 1985. Per quanto riguarda le abitazioni prima del 1967 la proposta prevede di equiparare lo stato reale di tali immobili a quello legittimo, risolvendo così le piccole irregolarità interne senza tuttavia condonare abusi edilizi.

Le valutazioni

È importante valutare i singoli casi. Un esempio riportato da Il Corriere della Sera è quello di una struttura facilmente spostabile rispetto a una fissa, con la prima non è necessario ottenere alcun permesso in quanto non si tratta di un nuovo volume dell’immobile mentre per quanto riguarda la seconda è importante, invece, effettuare richiedere il permesso di costruzione in sanatoria versando un’oblazione purché non vi sia già un provvedimento di demolizione e vi sia la doppia conformità.

La doppia conformità

Le discrepanze su cui si interviene tramite la normativa sono aspetti come pareti divisorie, soppalchi, finestre e aperture di varie tipologie. Questi interventi, come detto in precedenza, presentano discordanze tra la documentazione ufficiale dei comuni e la configurazione reale delle abitazioni, generando complicazioni nell'amministrazione comunale e per i cittadini durante le transazioni immobiliari. Il concetto di doppia conformità emerge quando si devono considerare sia le norme in vigore al momento della realizzazione degli interventi non conformi sia quelle attuali. La doppia conformità è spesso un ostacolo per chi cerca di regolarizzare le proprie abitazioni.

Il Ministero intende eliminare questa doppia condizione, stabilendo che sarà sufficiente rispettare le norme vigenti al momento dell'intervento o quelle attuali per ottenere l'approvazione.

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