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"Oltre 100 milioni". A quanto ammonta il danno causato dal granchio blu

In tre anni si potrebbe perdere fino a un miliardo di euro. L’animale mangia vongole e cozze causando problemi all’economia ittica italiana

"Oltre 100 milioni". A quanto ammonta il danno causato dal granchio blu

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Un conto salato quello provocato dal granchio blu. Solo nel 2023 il danno causato ammonta a circa 100milioni di euro. Il crostaceo ha iniziato a manifestare fenomeni di cannibalismo poiché essendo in troppi non hanno cibo a sufficienza. Lo studio Fedagripesca-Confcooperative descrive uno scenario critico anche per i prossimi anni con addirittura la previsione di un miliardo di euro di perdite.

Economia ittica

Potrebbe essere particolarmente pesante il costo che il settore dovrebbe trovarsi affrontare nei prossimi anni se non si pone un freno all’emergenza causata dal granchio blu. Nello specifico è già stata persa la produzione di cozze e vongole del 50% poiché vengono divorate dal crostaceo durante i mesi estivi assieme al novellame. Questo fenomeno mette a rischio le produzioni previste per i prossimi anni.

Esaurimento scorte

Federagripesca in merito alla questione ha affermato: "Stiamo esaurendo le scorte di vongole e cozze. Da novembre la produzione si fermerà, non c’è più seme per le produzioni dei prossimi tre anni. Un effetto domino che, senza inversione di tendenza, in un triennio potrebbe portare un buco nei conti della pesca vicino al miliardo di euro”. Il dato considera le vendite mancate e i danni agli impianti, i costi sostenuti dagli operatori per lo smaltimento dei granchi pescati. Anche l’indotto legato alla ristorazione ha subito, di conseguenza, grossi problemi economici.

La situazione italiana

Ogni anno l’Italia raccoglie 50mila tonnellate all’anno di vongole veraci. Il Belpaese è il primo produttore a livello europeo e il secondo mondiale di questo prodotto. In merito alle cozze negli ultimi dieci anni la produzione va da 50 a 80mila tonnellate e si concentra per oltre il 90% in sei regioni. L’Emilia-Romagna, il Veneto e la Puglia producono il 72% di cozze in Italia.

Il granchio blu

Il granchio blu è in Italia da trent’anni e sarebbe stato molto difficile prevedere l’invasione da parte dell’animale. Come affermato all’interno dello studio, i cambiamenti climatici repentini sono responsabili di questi fenomeni inaspettati. Il crostaceo è in grado di adattarsi a diversi ambienti, creare delle colonie in mare fino a 3 miglia dalla costa, inoltre si sposta nelle acque interne fino a 120 chilometri dalla foce di fiumi.

Le temperature particolarmente alte dello scorso inverno hanno infatti favorito la proliferazione dell’animale.

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