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Diamanti: è boom delle pietre sintetiche

Nel 2023 le gemme sintetiche copriranno il 17% del mercato. Complessivamente l’indotto del prodotto artificiale vale 89 miliardi di dollari all’anno a livello globale

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Sono molto simili alla pietra naturale, hanno la stessa brillantezza, minori impurità e un prezzo inferiore di un terzo. Stiamo parlando dei diamanti sintetici che si distinguono in quanto vengono fabbricati e non estratti. I dati parlano chiaro, considerando che nel 2018 questi prodotti coprivano il 3,5% del mercato, nel 2023 il gioiello artificiale potrebbe toccare il 16,5% del totale del mercato al dettaglio delle pietre preziose. In termini economici si tratta di un totale di 14,6 miliardi di dollari secondo la stima formulata dall'analista Paul Zimnisky per il Financial Times. Ecco tutte le informazioni sui diamanti sintetici.

I costi

Il prezzo di un diamante naturale lucido da un carato è diminuito di un quarto rispetto al 2022, arrivando a costare 5.185 dollari, si tratta del costo più basso degli ultimi otto anni. Parallelamente le analoghe pietre sintetiche hanno subito un crollo economico e sono passate da una cifra di oltre 5mila dollari nel 2016, sempre per un carato, a 1.425 dollari nel 2023. Questo aspetto, come sottolinea il Financial Times, è dovuto alle economie di scala e, nello specifico, alla riduzione dei costi di produzione. Questi numeri dimostrano come il mercato dei diamanti venduti in gioielleria può cambiare radicalmente. Complessivamente l’indotto vale 89 miliardi di dollari all’anno a livello globale. A questo proposto il capo della Diamon Foundry, Martin Roscheisen, ha affermato: "Perché pagare di più per un prodotto identico dal punto vista atomico?”.

I diamanti sintetici

Dal 1954 i diamanti artificiali sono presenti sul mercato grazie alla General Electric, la multinazionale statunitense attiva nel campo della tecnologia e dei servizi, la quale si occupa di produrre i primi esemplari per l’utilizzo nell’industria manifatturiera. In passato non ebbero in gran successo questa tipologia di prodotti ma alcuni operatori particolarmente conosciuti come Pandora, azienda leader mondiale della gioielleria per pezzi venduti, ha alzato le sue stime per il 2023 proprio grazie ai diamanti artificiali.

I consumatori

I consumatori, non solo per i costi particolarmente ridotti rispetto alle pietre naturali ma anche per altre questioni, sono particolarmente attratti dai diamanti sintetici. Un fattore non di poco conto riguarda la sostenibilità che questi prodotti artificiali consentono di ottenere, inoltre il costo sociale è notevolmente ridotto. Nel frattempo l’India, principale pulitore e tagliatore di pietre preziose del mondo, ha incrementato l’export di diamanti sintetici del 28% mentre il commercio delle pietre naturali è diminuito dell’8%.

La situazione sul mercato

In merito alla questione vi sono comunque dei rischi. Il mercato potrebbe assistere a diversi fallimenti da parte di produttori e venditori che subirebbero il collasso dei prezzi. Secondo alcuni rivenditori le pietre sintetiche non avranno gran successo in quando la rapida diminuzione dei prezzi provoca un calo dei guadagni e una svalutazione del magazzino. Inoltre i diamanti artificiali vengono considerati da alcuni commercianti come un segmento di mercato in perdita e non ad alto margine. Dall’altra parte le industrie si stanno muovendo verso prodotti sintetici.

È il caso di De Beers, il principale operatore dell’industria dei diamanti naturali, che dal mese di giugno 2023 ha messo in vendita il primo anello di fidanzamento con un diamante sintetico di loro produzione.

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