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Dipendenti pubblici, aumento a dicembre fino a 2mila euro

I dipendenti vedranno gli importi accreditati sul conto corrente assieme alla tredicesima

Dipendenti pubblici, aumento a dicembre fino a 2mila euro

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Bonus per i dipendenti pubblici. Gli statali riceveranno l’anticipo del rinnovo dei contratti 2022/2024. La cifra verrà erogata tra il 15 e il 18 dicembre 2023, complessivamente si tratta di un’uscita per le casse dello stato di 2 miliardi di euro. Ecco come funziona la misura.

Il decreto anticipi e la misura

Nel mese di ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto anticipi, in questi giorni in discussione al Senato della Repubblica. I dipendenti vedranno gli importi accreditati sul conto corrente assieme alla tredicesima. Il cedolino conterrà però una voce diversa per distinguere l’erogazione, si tratta infatti dell’indennità di vacanza contrattuale. Questo versamento ha l’obiettivo di riempire possibili miglioramenti retributivi che verranno definiti con i nuovi contratti. Gli statali avrebbero dovuto ricevere dal mese di gennaio 2024 la cifra erogata a dicembre 2023.

La somma

Il provvedimento specifica che la somma in questione verrà moltiplicata per 6,7 volte e sarà erogata a dicembre. Per fare un esempio, prendendo in considerazione un operatore ministeriale che appartiene a una fascia di retribuzione più bassa questo riceverà un’entrata di 790 euro. Per quanto riguarda un direttore del medesimo luogo di lavoro la cifra che questo percepirà è di 1.939,70 euro. In merito agli extra dei funzionari ministeriali questi ammontano a 1.167 euro e quelli degli assistenti a 872 euro. Medici e infermieri incasseranno rispettivamente un extra di 1.516 euro e 1.118 euro. Un docente della scuola dell’infanzia, invece, riceverà 1.056 euro in più (se può contare su un’anzianità tra 28 e 34 anni). Il professore di un istituto secondario di secondo grado con dieci anni di esperienza percepirà 914 euro.

Le categorie

Il decreto esclude dalla misura i dipendenti comunali e quelli provinciali, dovranno essere gli enti rispettivi ai dover erogare il bonus. Quindi otterranno l’indennità come previsto per tutti in partenza, ovvero a da gennaio 2024 a rate mensili. Attenzione però, il dipendente pubblico potrebbe dover restituire la somma percepita a dicembre nel caso in cui lasci il proprio lavoro (nelle ipotesi di pensione, licenziamento o dimissioni).

L’importo da restituire corrisponde alla somma delle mensilità dal mese successivo allo stop lavorativo a dicembre 2024.

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