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Laurea, ora costa di più riscattarla: ecco come farlo (e a chi conviene)

La differenza col riscatto ordinario, i requisiti e cosa è possibile riscattare: la guida per usare uno strumento che consente di trasformare gli anni universitari in anni contributivi

Laurea, ora costa di più riscattarla: ecco come farlo (e a chi conviene)
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Gli anni trascorsi sui banchi dell'università possono essere trasformati in anni contributivi grazie al riscatto del corso di laurea, strumento valido per integrare la posizione contributiva nel calcolo delle prestazioni pensionistiche. Il titolo di studio previsto dal corso di laurea deve però essere conseguito, ed esistono anche delle agevolazioni, che riguardano però soltanto quei periodi inseriti nel sistema contributivo del futuro trattamento pensionistico. Ma vediamo come funziona.

In cosa consiste il riscatto

Come è possibile leggere sul portate dedicato dell'Inps, è stato introdotto il riscatto di laurea agevolato, che prevede un nuovo sistema di calcolo relativo all'onere di riscatto, ma a patto che "i periodi si collochino nel sistema contributivo della futura pensione".

Si tratta di una modalità, introdotta nel 2019, che si affianca a quella ordinaria. La differenza consiste nel fatto che, come si legge sul portale,"il costo invece è determinato sul minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e in base all’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nel medesimo periodo, nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (Fpld)".

Giusto per fare un esempio, se si è presentata domanda entro il 2021 con calcolo agevolato, il costo per riscattare un anno di corso dovrebbe aggirarsi intorno a 5.264,49 euro, ed è possibile ottenere altrettanto anche se si presenta domanda da inoccupati.

È possibile, infine, fare richiesta di riscatto agevolato per corsi di laurea precedenti al 1996 solo scegliendo la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.

Perché scegliere il riscatto agevolato?

Questo metodo consente di ottenere anzianità contributiva e guadagnare un anticipo verso la maturazione della pensione. Non solo. Si può puntare a un incremento della pensione, e si può rateizzare il pagamento senza interessi per 10 anni. Il contributo per il riscatto, inoltre, è fiscalmente deducibile.

Quanto si paga

Va detto che il contributo da pagare varia a seconda della normativa che disciplina il processo. Per quei periodi che vanno dal primo gennaio del '96, e si inseriscono nel sistema contributivo, "l'onere è determinato applicando l'aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda, alla retribuzione (assoggettata a contribuzione) nei dodici mesi meno remoti, andando a ritroso dal mese di presentazione della domanda di riscatto".

Per il riscatto agevolato, invece, l'onere è determinato, come anticipato in precedenza, dal minimale degli artigiani e commercianti nell'anno di presentazione della domanda e in base all'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, nello stesso periodo, nell'Fpld.

Secondo un calcolo simulato effettuato da Smileconomy per il Corriere della Sera, i costi di questo anno sono in aumento. Per il riscatto agevolato si parla di un incremento del 7,8% rispetto all'anno precedente, ossia 5.776 euro per ogni anno di corso. Nel 2022, si pagava 5.360 euro.

Altre variabili

Nel calcolo del riscatto nel sistema retributivo, si tiene in considerazione anche l'età del soggetto, il sesso, il periodo da riscattare e l'anzianità contributiva totale, oltre alle retribuzioni degli anni più recenti.

Come fare domanda

Si può presentare domanda all'Inps solo per via telematica, recandoci ai vari patronati, avvalendoci del Contact Center multicanale, chiamando il 803 164 da telefono fisso o 06 164164 da telefono cellulare (a pagamento), oppure collegandoci al portale dell'ente, www.inps.it e cliccando su Prestazioni e servizi – Servizi - Portale riscatti – ricongiunzioni. Per l'accesso serve la Spid, la Cie, o la Carta Nazionale dei Servizi.

Sul portale dell'Inps è a disposizione un simulatore che permette di riceve informazioni senza bisogno di accedere con le proprie credenziali.

Cosa riscattare

Esclusi gli anni fuori corso, è possibile riscattare tutto o una parte del proprio corso di studi.

Nell'elenco rientrano, come si legge sul portale: diplomi universitari (corsi di durata non inferiore a due anni e non superiore a tre), diplomi di laurea (corsi di durata non inferiore a quattro anni e non superiore a sei), diplomi di specializzazione, dottorati di ricerca, laurea triennale, laurea specialistica e laurea magistrale, e diplomi rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (Afam).

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