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Voli aerei, milioni di bagagli smarriti: ecco le cause

Sono stati ben 26 milioni i bagagli smarriti nel 2022 in tutto il mondo dai passeggeri che hanno rimesso piede sugli aerei dopo due anni di pandemia: ecco le cause e le prospettive per il futuro

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Se la ripresa del traffico aereo estivo del 2022 è stata un'ottima notizia per gli operatori del settore e per i passeggeri dopo due lunghi anni di pandemia, l'enorme mole di lavoro e il personale aeroportuale insufficiente hanno, però, creato enormi disagi a causa dello smarrimento di ben 26 milioni di bagagli in tutto il mondo come afferma il dettagliato Report della Sita (Società internazionale telecomunicazioni aeronautiche).

Ecco il tasso di smarrimento

È il dato peggiore degli ultimi 10 anni: lo scorso anno (con il picco d'estate) sono stati lasciati per strada 7,6 bagagli ogni mille passeggeri, in aumento del 75% rispetto al 2021. Numeri enormi che mettono in risalto quanto accaduto specialmente nel trimestre estivo dove, oltre a ritardi cronici di alcune compagnie aeree e cancellazioni di voli a causa della mancanza del personale, si è aggiunto questo dato. Non a caso, il nostro ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva diramato una nota in cui si consigliava di "viaggiare soltanto con il bagaglio a mano" per essere sicuri di non smarrirlo.

Quali sono le cause

Secondo i tecnici del settore, una delle cause principali riguarda "in gran parte alla ripresa di voli internazionali e di lungo raggio per tutto il 2022, il che significa più trasferimenti, dove le borse sono più sensibili agli smarrimenti". Quel tasso così alto, però, è dovuto anche alla cattiva gestione dei voli internazionali dove accade più spesso che i bagagli vengano trasferiti da un volo a un altro, ben otto volte di più rispetto ai voli nazionali con le compagnie aeree che erano alle prese con mancanza di personale di terra e aria oltre alla carenza di risorse. Dei 26 milioni di bagagli smarriti, ben 21 milioni sarebbero stati riconsegnati con ritardi anche di numerosi giorni e in 3,2 milioni di casi, i passeggeri hanno ritrovato i loro effetti personali manomessi e danneggiati.

La denuncia di Sita

"Dopo un decennio di cali è scoraggiante vedere aumentare di nuovo i bagagli disguidati", ha dichiarato con una nota al Corriere l’amministratore delegato di Sita, David Lavorel. "Come industria, dobbiamo lavorare sodo per garantire che i passeggeri tornino ad avere fiducia nel check-in dei loro bagagli". In questo senso, l'azienda è al lavoro fianco a fianco con le compagnie aeree e gli aeroporti "per aiutare a risolvere i punti deboli chiave nel viaggio dei bagagli attraverso l'automazione intelligente, il tracciamento e le piattaforme digitali".

In questo senso, la digitalizzazione consentirà di conoscere in tempo reale lo stato dei bagagli che, secondo un sondaggio, è diventato di fondamentale importanza per il 57% delle compagnie aeree che fornisce al proprio personale l'accesso mobile a queste informazioni.

Questa cifra è destinata ad aumentare all'84% entro il 2025 e il 67% delle compagnie aeree offrirà informazioni sullo stato dei bagagli in tempo reale direttamente ai passeggeri con un miglioramento stimato del 25% rispetto a oggi.

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