Cronache

Il consiglio utile: bestie ferite? Fidatevi solo degli uccelli

Il consiglio utile: bestie ferite? Fidatevi solo degli uccelli

La stagione è propizia per trovare sulla strada, in cortile o nel giardino qualche animale selvatico in difficoltà. L'abbandono della montagna, da parte dell'uomo, e la scriteriata reintroduzione di alcune specie animali, fa sì che, cinghiali, caprioli e altri animali selvatici scendano a valle, fino alla periferia delle città e talvolta, addirittura in pieno centro.

Per mille motivi, prima di tutto quello della propria salvaguardia, mai avvicinare un cinghiale o anche un capriolo in difficoltà: il primo, anche se severamente ferito, potrebbe avere ancora la forza di aprirvi addome e torace come una scatoletta di tonno, grazie alle sue affilate zanne, mentre il secondo potrebbe infilarvi la punta aguzza di uno dei cornetti nell'orbita oculare con le conseguenze relative. Stessa cosa per i cani che, per curiosità dovessero avvicinarsi a simili soggetti. In questi casi, telefonata ai carabinieri o al 118 o comunque al numero che le autorità mettono a disposizione per ogni provincia e limitarsi a tenere sott'occhio (da distanza di sicurezza) l'animale ferito e a tenere i cani a guinzaglio corto o in casa.

Completamente diverso il comportamento da tenersi nel caso in cui si ritrovi un uccellino comune, come merli, cince o fringuelli oppure un riccio che di notte si ferma volentieri a sonnecchiare sull'asfalto ancora caldo per le elevate temperature giornaliere.

Per gli uccelli piccoli non occorrono guanti mentre, se si tratta di rapaci diurni o notturni, sarà bene avere a disposizione un paio di guanti, per evitare dolorose beccate, graffiate o punture dovute agli «aghi» dei ricci che peraltro di solito albergano numerose zecche attaccate al loro corpo. La prima cosa da fare, in questi casi è quella di mettere l'animale in sicurezza, in modo che non venga attaccato da qualche predatore (anche un comunissimo gatto). Una scatola di cartone dimensionata alla corporatura andrà benissimo. Sul fondo, ritagli di carta bianca in modo da potere raccogliere e vedere il colore delle feci. Fatto questo, solita telefonata a chi di competenza. Se, visto il periodo di ferie, avete difficoltà a reperire qualcuno, cercate, tramite Internet, qualche associazione di tutela degli animali selvatici.

Sono volontari e sempre gran bravi ragazzi, pronti a intervenire, senza sbarellare, che sia domenica, ferragosto o Natale.

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