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Coro gay in chiesa, la Diocesi di Pesaro lo vieta

L'esibizione del gruppo «Komos» di Bologna era stata inserita nell'ambito della rassegna «Vespri d'organo» in programma sabato prossimo. La nota della curia locale: «Ci dissociamo, il concerto è annullato». Nel 2009 altro rifiuto dell'arcivescovo Caffarra di Bologna

La polemica finisce con una retromarcia. Non si farà il concerto del coro omosessuale «Komos» di Bologna, in programma sabato prossimo a Pesaro nella Chiesa di Cristo Re, previsto inizialmente nell'ambito della rassegna «Vespri d'organo». Lo spiega in una nota l'Arcidiocesi pesarese, che attraverso l'Ufficio dei Beni culturali ha dato il suo patrocinio alla settima edizione della rassegna.
«L'Arcidiocesi - si legge nella nota ufficiale - si dissocia fermamente dall'iniziativa (inserita nella manifestazione) che prevede, per il 10 luglio, l'esibizione del coro Komos di Bologna nella Chiesa dell'Annunziata. Tale esibizione, pertanto, viene annullata». Un comunicato tanto scarno quanto diretto.
Nel 2009 il coro Komos, specializzato in musica classica, era già stato allontanato dalla chiesa di Bologna in cui teneva le prove per decisione dell'arcivescovo Carlo Caffarra, che in quell'occasione aveva fatto riferimento al documento della Congregazione per la dottrina della fede sugli omosessuali, firmato nel 1986 dall'allora cardinale Joseph Ratzinger.

La nota dell'Arcidiocesi di Pesaro - come sottolineato - non aggiunge altro, ma è verosimile che l'arcivescovo, monsignor Piero Coccia, si sia ispirato proprio alle stesse motivazioni.

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