Cronaca giudiziaria

Eredità Agnelli, nuove perquisizioni: indagati anche Lapo e Ginevra Elkann

Scattano nuove perquisizioni per far luce sull'intricata vicenda. Tra le contestazioni degli inquirenti anche truffa ai danni dello Stato per le tasse di successione. E tra gli indagati risulta anche Lapo

Eredità Agnelli, nuove perquisizioni: indagati anche Lapo e Ginevra Elkann

Ascolta ora: "Eredità Agnelli, nuove perquisizioni: indagati anche Lapo e Ginevra Elkann"

Eredità Agnelli, nuove perquisizioni: indagati anche Lapo e Ginevra Elkann

00:00 / 00:00
100 %

L'inchiesta in casa Agnelli si allarga a macchia d'olio e pian piano coinvolge anche altri componenti della dinastia imprenditoriale torinese. Secondo quanto riferisce il Corriere nella sua edizione di Torino, nuove perquisizioni della guardia di finanza sono scattate oggi (7 marzo) nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte "dichiarazioni fraudolente" di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli, relative agli anni 2018 e 2019. E le notizie non sono finite qui. Nel decreto di perquisizione firmato dal procuratore aggiunto di Torino, Marco Gianoglio, e dai pubblici ministeri Mario Bendoni e Giulia Marchetti - scrive il quotidiano - "risultano indagati anche Lapo e Ginevra Elkann".

La procura di Torino sta facendo chiarezza su presunte violazioni in materia di dichiarazione dei redditi: l'inchiesta aveva sinora portato a tre iscrizioni nel registro degli indagati. Oltre a John Elkann sono indagati lo storico commercialista degli Agnelli, il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, e l’esecutore testamentario di Marella, il notaio svizzero Urs von Grünigen. Per gli investigatori, sarebbero di natura "ragionevolmente apocrifa" (falsa o contraffatta, in parole povere) le firme riconducibili a Marella Caracciolo su alcuni documenti di rilievo come "le aggiunte testamentarie" e "i contratti di locazione degli immobili italiani".

E ora, secondo quanto si apprende, si sarebbero allargate anche le contestazioni. I magistrati che coordinano le indagini del nucleo di polizia economico finanziario delle Fiamme gialle - scrive sempre il Corriere - contesterebbero infatti anche il periodo temporale relativo agli anni 2016 e 2017, con importi aumentati, oltre alla ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato, perché con la successione in Svizzera non sarebbero state pagate tasse di successione in Italia.

Tra scartoffie, dichiarazioni e interrogatori estesi anche a ex collaboratori e domestici della famiglia Agnelli, la vicenda è intricatissima al punto che gli inquirenti non sarebbero ancora riusciti a mettere in fila tutti gli elementi del quadro accusatorio.

Commenti