Cronaca giudiziaria

Morta sulla ciclabile a Milano: indagato l’assessore Granelli

Iscritto nel registro degli indagati l'assessore alla sicurezza, ex assessore alla mobilità del comune di Milano. Con lui indagati per omicidio colposo altri due dirigenti del comune di Milano

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Per la morte della 39enne Cristina Scozia, su una pista ciclabile di Milano tra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria, è stato iscritto nel registro degli indagati l’assessore milanese alla sicurezza Marco Granelli. Con lui sono indagati due dirigenti degli uffici mobilità del comune di Milano, nell’inchiesta per omicidio colposo coordinata dal pm Mauro Clerici.

Già lo scorso 27 dicembre all’assessore e ai due funzionari erano stati notificati il verbale di identificazione e l’informazione di garanzia, ma la procura aveva fatto sapere che non si era ancora proceduto alla formale iscrizione degli indagati. Al centro dell’indagine la pista ciclabile “leggera” cioè disegnata sull’asfalto di via Francesco Sforza. L’approfondimento giudiziario è volto a comprendere se fosse ben progettata e davvero sicura. Quel 21 aprile scorso Scozia viaggiava nella stessa direzione di una betoniera su una delle principali circonvallazioni di Milano, quando il mezzo pesante decise di svoltare a destra in corso di Porta Vittoria. Fu travolta e uccisa mentre la ciclista proseguiva diritta lungo il suo percorso, finendo nel cosiddetto “angolo cieco” (il mezzo non aveva i sensori, è stato chiarito).

Quella sera stessa ci fu una manifestazione di ciclisti che in massa, nonostante la pioggia, si diressero verso la Sormani per chiedere più sicurezza nelle strade. E dopo le lacrime e i fiori che da quel giorno ancora ricordano plasticamente la tragedia, dopo l’incidente, ci furono tantissime polemiche. L'ultima, non senza ironie social, ha riguardato la ciclabile che collega piazza Tricolore al centro cittadino di piazza San Babila: qui la segnaletica con diverse linee tratteggiate è stata subito bollata dai cittadini come confusionaria, quando non estrememanete pericolosa.

La lista di incidenti sulle due ruote è stata estremamente lunga nel 2023. Il 1 febbraio la 38enne Veronica D’Incà in sella alla sua bici è stata travolta da un camion che l'ha stretta all'angolo tra piazzale Loreto e viale Brianza. La mattina dell'8 maggio un ciclista cinese di 55 anni è stato investito e ucciso da un tir in via Comasina, all'angolo con via per Novate. Il 22 giugno, una donna di sessant'anni, Alfina D'Amato, è morta dopo esser stata travolta da una betoniera in piazza Durante.

E fine agosto Francesca Quaglia, 28 anni, è stata travolta e uccisa in piazza Medaglie d’oro: agganciata da un tir è rimasta schiacciata sotto le ruote e trascinata per parecchi metri prima che il conducente si accorgesse di quello che era successo.

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