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Qatargate, Eva Kaili torna libera. Da aprile era ai domiciliari

Arrestate nel dicembre 2022 nell’ambito dello scandalo Qatar, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo era ai domiciliari con braccialetto elettronico da aprile

Qatargate, Eva Kaili torna libera. Da aprile era ai domiciliari

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Eva Kaili torna libera. Da aprile agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo è stata rimessa in libertà dal giudice istruttore della Procura Federale di Bruxelles essendo venuti meno i motiva della custodia cautelare. La greca, eurodeputata del gruppo S&D, era stata arrestata lo scorso dicembre nell'ambito del Qatargate, l'inchiesta per corruzione volta a influenzare i processi decisionali delle istituzioni europee.

Eva Kaili torna in libertà

“La misura non è più necessaria per il resto delle indagini e ora è libera sotto il controllo giudiziario”, la conferma del portavoce dei procuratori Eric van Duyse ai microfoni del quotidiano Le Soir. Eva Kaili è stata tra le prime personalità politiche coinvolte nello scandalo Qatargate: l’accusa pesantissima di corruzione, riciclaggio di denaro e partecipazione a un'organizzazione criminale. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, la greca sarebbe stata coinvolta nel pagamento di ingenti somme di denaro da parte di Qatar e Marocco per influenzare i processi politici comunitari.

L’ex vicepresidente dell’Europarlamento ha sempre respinto le accuse, ma non è mai riuscita a convincere le autorità giudiziarie. Dopo quattro mesi dietro le sbarre, Eva Kaili a metà aprile è passata agli arresti domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico e ha potuto riabbracciare la figlioletta. La greca ha continuato a respingere le accuse, promettendo di lottare fino a quando non sarà riconosciuta la sua innocenza: “Se non riesco a convincere la giustizia belga della mia innocenza, non tornerò mai più nel mio Paese d’origine [...] Nel dicembre del 2022, quando sono stata informata dai media delle accuse contro il mio compagno e padre di mia figlia (Francesco Giorgi, ndr), tutto il mio mondo è crollato. Sono passati tempi in cui pensavo di porre fine a questa tortura […] ma il pensiero di mia figlia mi ha sostenuto”, le sue parole in una recente intervista al quotidiano greco To Vima.

La fine della detenzione preventiva per Eva Kaili segue le decisioni analoghe disposte nelle settimane scorse nei confronti del compagno Francesco Giorgi e dell’eurodeputato belga Marc Tarabella.

Ancora in custodia cautelare l’ex eurodeputato dem Antonio Panzeri e Andrea Cozzolino, dallo scorso 10 febbraio sotto sorveglianza elettronica a Napoli in attesa di una decisione definitiva sulla sua possibile estradizione in Belgio. Secondo quanto confermato dalla Procura belga, la fase istruttoria da parte delle autorità belghe sta procedendo"a grande ritmo".

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