Cronaca giudiziaria

Un'altra condanna per i trapper: per Simba La Rue e Baby Gang pene fino a 6 anni

Al centro del processo la sparatoria in via Tocqueville, zona corso Como, del luglio 2022. Due senegalesi rimasero feriti. Le accuse sono rissa, rapina, lesioni e porto di armi da sparo

Sparatoria in corso Como: Simba La Rue e Baby Gang condannati a Milano

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La pistola che punta contro una guardia giurata che arriva sul posto. Due proiettili che partono verso due senegalesi e li feriscono. Colpi a un uomo a terra col gesso del braccio già infortunato e urla. “Noi vi ammazziamo”, “Guardate che siamo la gang”, dicevano. Una sparatoria per il “controllo del territorio” - come l'ha definita il gip - quella avvenuta a luglio 2022 in via Tocqueville, zona corso Como: la via della movida per eccellenza a Milano.

Per quei fatti i trapper coinvolti sono stati tutti condannati a pene che vanno dai 6 anni e 4 mesi per Simba La Rue, nome d’arte di Mohamed Lamine Saida, e 3 anni e 8 mesi per altri sei componenti della gang. Anche Baby Gang (Zaccaria Mouhib) è stato condannato a 5 anni e 2 mesi. La decisione è arrivata oggi dalla settima penale del tribunale, collegio Tremolada-Gallina-Pucci. Il processo si è svolto con rito abbreviato, quindi i giudici hanno calcolato lo sconto di un terzo della pena. Le richieste dalla procura, con la pm Francesca Crupi, sono state superate per quasi tutte le posizioni. A tutti sono state concesse le attenuanti generiche. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia Duomo e i poliziotti della squadra mobile. Tutti i trapper erano in aula durante la lettura della sentenza, ma sono andati via dall’aula senza rilasciare dichiarazioni alla stampa. Tutti e due erano accusati di rissa, rapina, lesioni e porto di armi da sparo.

Un mese fa era arrivata a conclusione il primo capitolo giudiziario della ormai nota “faida tra trapper”: due episodi tra la primavera e l’estate dell’anno scorso in cui vi fu anche il “finto rapimento” di Baby Touché, malmenato e sequestrato in diretta Instagram, nel giugno 2022. Sempre nel processo che si è svolto con rito abbreviato: la pena più alta, quattro anni di carcere, è stata inflitta a Simba, vero nome Mohamed Lamine Saida. Altri cinque imputati sono stati condannati a pene fino a tre anni e otto mesi e un altro imputato ha patteggiato tre anni e quattro mesi.

Anche all’epoca il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche e del risarcimento dei danni agli imputati, difesi dall'avvocato Niccolò Vecchioni.

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