Cronaca internazionale

"Abbiamo ucciso i bambini": l'ammissione del terrorista di Hamas

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno diffuso il video dell'interrogatorio di un "terrorista di Hamas" che ha ammesso di aver ucciso bambini nell'attacco del 7 ottobre a Kfar Aza

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"La nostra sola missione era uccidere. Non rapire. Uccidere ogni persona e tornare a Gaza". A parlare nel video diffuso dalle Forze di difesa israeliane (Idf) è un "terrorista di Hamas" che ha ammesso di compiuto nefandezze di ogni tipo nel corso dell'attacco del 7 ottobre a Kfar Aza, in Israele. Il protagonista del filmato si chiama Omar Abu Rusha ed è un membro dei commando Nukhba di Hamas. "Ci è stato detto di uccidere ogni persona che vediamo e di tornare indietro", ha ripetuto l'uomo. Ad un certo punto della clip, l'intervistatore chiede al prigioniero se, durante il blitz, i suoi capi gli avessero ordinato di fare qualche distinzione tra uomini, donne e bambini. La risposta è stata negativa: non c'era alcuna distinzione.

La testimonianza del terrorista di Hamas

Secondo le dichiarazioni di Rusha, il suo gruppo è arrivato a bordo di una jeep e ha fatto irruzione nella comunità di Kfar Aza. Hanno distrutto il cancello e, una volta entrati, gli uomini di Hamas sarebbero andati avanti casa per casa, dando fuoco alle abitazioni e sparando alle persone. Il terrorista del filmato ha quindi ricordato di aver sentito le grida di bambini piccoli dopo essere entrato in una casa, e di aver sparato contro la porta della safe room dove erano rinchiusi. Ha affermato di aver ripetuto l'azione fino a quando le grida dei piccoli, presumibilmente morti, erano cessate.

Ad Abu Rusha è stato quindi chiesto quale fosse lo scopo dell'attacco e perché i suoi superiori gli avevano ordinato di uccidere indiscriminatamente. "Ci hanno detto che tutti i coloni erano soldati. Dovevamo uccidere tutti quelli che vedevamo", ha proseguito il prigioniero. "Ti hanno detto di uccidere tutti? Le donne e i bambini?", ha chiesto l'intervistatore. "", ha replicato l'uomo.

Il saccheggio di Kfar Aza

Abu Rusha era tra i terroristi responsabili del saccheggio del kibbutz Kfar Aza. "Siamo arrivati a Kfar Aza. Eravamo a bordo di una jeep. La nostra guida ha aperto la recinzione usando un ordigno esplosivo", ha affermato. Lui e il suo equipaggio sono entrati in diverse case. Dopo aver appiccato il fuoco alla prima casa, "qualcuno è uscito verso il giardino sul retro con un tubo dell'acqua. I membri della nostra squadra lo hanno visto, gli hanno sparato e lo hanno ucciso. Questa è la prima cosa che è successa".

Nella seconda casa, lo stesso Abu Rusha ha spiegato di aver appiccato il fuoco alla camera da letto. "Siamo andati alla terza casa. C'era una donna all'interno. Hamzeh l'ha uccisa. Le ha sparato". Il terrorista ha riferito che la sua squadra ha esaminato un'altra casa vuota, per poi spostarsi su una quinta, nella quale sarebbero rimasti per circa novanta minuti. "Poi tre coloni sono venuti nella nostra direzione", ha detto.

C'è stato uno scontro a fuoco durante il quale Abu Rusha ha ucciso una persona e i suoi compagni hanno lanciato granate. Il gruppo sarebbe entrato in un'altra casa ancora. "Abbiamo controllato l'edificio e sentito i suoni dei bambini piccoli in una stanza. Abbiamo sparato", ha aggiunto. Poco dopo, sempre secondo il racconto del terrorista, sarebbero giunte sul posto le forze di sicurezza israeliane. A quel punto lui e i suoi compagni si sono costituiti in seguito ad un’altra sparatoria.

L'intervistatore ha posto due domande secche a Rusha: "Uccidere bambini è consentito nell'Islam? Cosa ha detto il profeta Maometto a riguardo?". "No. I bambini non sono coinvolti", ha risposto il prigioniero. Infine, nell'ultima risposta, l'uomo ha dichiarato che i suoi genitori non sanno niente della sua appartnenza ad Hamas. "Se mio padre mi vede, mi sparerà.

Mi ucciderà per le cose che ho fatto", ha concluso il terrorista.

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