Cronaca internazionale

Il grano ucraino passerà dalla Croazia: cosa dice il nuovo accordo (senza la Russia)

L'Ucraina ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Croazia per poter esportare il grano ucraino utilizzando i porti croati sul Danubio e sul Mar Adriatico

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Fumata bianca per il nuovo accordo sul grano dell'Ucraina. Saltata la precedente intesa con la Russia, il governo ucraino ha trovato la fondamentale sponda della Croazia per annunciare la notizia. Il ministro degli Esteri di Zagabria, Gordan Grlic-Radman, e il suo omologo locale, Dmytro Kuleba, hanno hanno stipulato la possibilità di utilizzare i porti croati sul Danubio e sul Mare Adriatico per il trasporto del prezioso alimento. È importante sottolineare che questa versione dell'accordo non comprende Mosca, che a questo punto non risulterà più essere un attore chiave ai fini dell'export di grano ucraino.

Il nuovo accordo sul grano dell'Ucraina

"Abbiamo concordato la possibilità di utilizzare i porti croati sul Danubio e sul Mare Adriatico per il trasporto del grano ucraino. Ora lavoreremo per stabilire le rotte più efficienti verso questi porti e sfruttare al meglio questa opportunità", ha dichiarato Kuleba. I due ministri hanno anche discusso del sostegno militare della Croazia all'Ucraina, ma il rappresentante di Kiev ha rifiutato di fornire dettagli, pur affermato che "ci sono accordi concreti che saranno presto attuati".

Kuleba ha ringraziato la Croazia per la sua assistenza, sottolineando che ogni contributo allo sblocco delle esportazioni, ogni porta aperta, rappresenta un "contributo reale ed efficace alla sicurezza alimentare globale". Grazie all'accordo, del quale non sono stati però diffusi ulteriori particolari, Kiev riprenderà ad esportare i suoi carichi.

La Russia, come detto, non sarà più coinvolta nell'intesa. Ed questa la ragione che potrebbe presumibilmente aver spinto Mosca a mettere nel mirino il grano ucraino. Le autorità ucraine hanno riferito che gli attacchi aerei russi hanno distrutto circa 180mila tonnellate di raccolti di grano in nove giorni questo mese. Non è un caso che, dopo il mancato rinnovo del precedente patto sul grano, i russi abbiano colpito diverse volte le infrastrutture portuali in Ucraina, in particolare a Odessa.

Il sostegno della Croazia

"Il popolo croato ricorda bene il prezzo della libertà per cui ha combattuto durante la guerra di indipendenza negli anni Novanta. Oggi la Croazia è fianco a fianco con noi nella lotta per un futuro giusto non solo per l'Ucraina ma per l'intera Europa", ha aggiunto lo stesso Kuleba. Il ministro ucraino ha quindi ricordato che, nonostante tutte le sfide militari, la Croazia ha aderito sia all'Ue che alla Nato, ed ha espresso la sua convinzione che anche l'Ucraina seguirà questa strada.

L'argomento principale dei negoziati tra Grlic-Radman e Kuleba è coinciso con il sostegno di Zagabria nei confronti di Kiev. "Abbiamo discusso di ulteriore sostegno alla Croazia e ho anche espresso gratitudine per l'assistenza già fornita. Per ragioni comprensibili, non condividerò dettagli specifici", ha proseguito Kuleba.

I ministri hanno inoltre discusso dei preparativi per la Conferenza internazionale dei donatori sullo sminamento in Ucraina, che si terrà a Zagabria in ottobre. Il capo del ministero degli Affari esteri ucraino ha espresso ancora gratitudine alla Croazia, che ha assunto il ruolo di uno dei leader mondiali negli sforzi di sminamento in Ucraina.

Una parte significativa dei negoziati si è poi concentrata sull'attuazione della Formula di pace da parte del presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

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