Cronaca internazionale

Istanbul, assalto in una chiesa italiana. L'Isis rivendica l'agguato

Colpita la Chiesa italiana di Santa Maria, nel quartiere di Sariyer, durante la Messa della domenica. Una persona è stata uccisa. Caccia agli aggressori

Istanbul, assalto in una chiesa italiana. L'Isis rivendica l'agguato

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Istanbul, chiesa italiana sotto attacco: l'assalto di due uomini mascherati

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Attacco armato contro una chiesa italiana in Turchia. Due uomini armati e mascherati hanno fatto irruzione durante la funzione alla messa domenicale nella Chiesa di Santa Maria Draperis, nel quartiere di Saryer, a Istanbul, uccidendo una persona. Gli aggressori sono fuggiti. La polizia ha lanciato una caccia all'uomo ancora in corso in tutta la capitale. La vittima è "C.T.", stando a quanto dichiarato dal ministro dell'Interno turco, Ali Yerlikaya. "Era tra coloro che erano presenti alla cerimonia, è stato aggredito da due persone mascherate e purtroppo ha perso la vita", ha detto. L'attentato è stato rivendicato dall'Isis, tramite la Agenzia Amaq, da sempre voce dell'Isis. "Due combattenti dello Stato islamico hanno attaccato una chiesa cristiana mentre gli infedeli svolgevano i propri riti". Secondo Amaq i due killer sono in salvo, ma le autorità turche ne hanno annunciato l'arresto questa sera. Se confermato, si tratterebbe del primo attacco Isis in Turchia dal capodanno del 2017.

Cosa è successo in Turchia

La situazione è ancora convulsa. L'attacco, nel cuore della Turchia, è avvenuto intorno alle 11.40. È stata avviata un'indagine su larga scala sulla questione e sono stati avviati sforzi per catturare gli aggressori in fuga. Secondo Yerlikaya, due persone con il volto coperto hanno aperto il fuoco su C.T., che era tra i presenti alla messa. "E purtroppo ha perso la vita", ha spiegato il ministro, senza fornire ulteriori dettagli sull'identità del defunto condannando "fermamente questo attacco vile".

Secondo il sito on-line turco T24, gli aggressori sono entrati in chiesa durante la messa, con il volto coperto da passamontagna, e hanno aperto il fuoco sui presenti, provocando la morte di una persona con un colpo di pistola alla testa prima di fuggire; il media riferisce anche che ci sono stati feriti, cosa non confermata dalle autorità. Stando ad altre ricostruzioni, i due terroristi entrati in azione hanno iniziato a sparare in aria, quando un cittadino turco è corso verso di loro urlando ed è stato colpito. Il cittadino turco ferito a morte - a quanto si apprende - è una persona che spesso trovava protezione nella chiesa a causa dei problemi economici di cui soffriva.

A proposito della vittima, "ha perso la vita un nostro cittadino di 52 anni. Le indagini della nostra polizia e della procura continuano. Non ci sono feriti, solo una persona è stata aggredita", ha fatto sapere il governatore di Istanbul, Davut Gül, citato da Hurriyet. Due uomini a volto coperto "sono entrati e la vittima è stata aggredita", ha aggiunto confermando le versioni precedenti. "I colpevoli verranno catturati e processati. Il nostro presidente sta seguendo l'incidente", ha spiegato lo stesso Gül.

"Condanno l'attacco armato alla messa domenicale tenutasi nella chiesa di Santa Maria a Sariyer. Che Dio abbia pietà di C.T. che ha perso la vita e auguro la guarigione ai feriti. Non permetteremo mai a coloro che cercano di distruggere la nostra unità e la nostra pace" di farlo, "attaccando i luoghi religiosi della nostra città", ha intanto commentato il sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu.

Il precedente

Non è ancora chiaro il motivo per cui gli uomini armati abbiano aperto il fuoco contro la chiesa né sappiamo se sono associati ad un gruppo terroristico particolare. E la loro attuale ubicazione nella capitale del Paese è sconosciuta. In ogni caso, non è la prima sparatoria avvenuta in un edificio religioso a Istanbul. Nel 2017 un uomo armato ha aperto il fuoco all’interno di una moschea poche ore dopo una sparatoria di massa avvenuta in una discoteca della stessa città. In quel caso due persone sono rimaste ferite e sono state portate d'urgenza in ospedale dopo che l'uomo ha aperto il fuoco con un fucile mentre le persone si stavano radunando per pregare nella moschea Hasan Pasha, a nord di Istanbul.

La sparatoria in questione era avvenuta dopo che un terrorista vestito da Babbo Natale aveva ucciso i partecipanti ad una festa di Capodanno nella discoteca Reina di Istanbul. L'aggressore, che potrebbe aver avuto un complice, ha sparato ad un agente di polizia fuori dal locale, uccidendolo, prima di entrare con la forza e scatenarsi sulla folla nella sua sanguinosa furia.

All'interno del club al momento dell'attacco del primo gennaio 2017 si trovavano circa 600 persone.

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